CAMPANIA TEATRO FESTIVAL 2021

 



CAMPANIA TEATRO FESTIVAL 2021

Quattordicesima edizione
– dal 12 giugno all’11 luglio

Più di 160 eventi per un mese di programmazione in luoghi all’aperto e in totale sicurezza.

A settembre spazio alla sezione Danza e a quella Internazionale con gli spettacoli della regista argentina Marina Otero, del coreografo greco Dimitris Papaioannou e del regista svizzero Christoph Marthaler.

Stesso slogan, nuovo Festival. Stesso slogan, Il teatro rinasce con te, perché a distanza di un anno la vera rinascita del settore teatrale appartiene ancora alla categoria degli annunci e dei buoni propositi. Nuovo Festival perché l’edizione 2021, la quinta diretta da Ruggero Cappuccio, passerà alla storia per essere quella dove il Napoli Teatro Festival diventa il Campania Teatro Festival.


Un modo per anticipare il futuro di una manifestazione che dal 2022 estenderà sempre più la sua azione culturale da Napoli all’intera regione, rendendo organico il legame e l’unitarietà tra i beni paesaggistici e architettonici, ma anche per meglio specificare l’impegno concreto della Regione Campania a sostegno di una rassegna multidisciplinare, organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Alessandro Barbano, che sa coniugare la cultura nazionale e internazionale con la bellezza di alcuni dei luoghi più suggestivi e simbolici del territorio campano.

Una ricchezza che viene esaltata, valorizzata e veicolata non solo attraverso il coinvolgimento di tante importanti realtà del panorama teatrale italiano ed estero, ma anche con l’attenzione al talento e alle professionalità di molte produzioni e compagnie che operano da anni in Campania, con un impegno che in alcuni casi non è solo artistico ma anche sociale. Saranno più di 1500 i lavoratori dello spettacolo della Regione che faranno parte del Campania Teatro Festival 2021.

Un segnale concreto di sostegno non formale a chi continua a subire le dure conseguenze economiche della pandemia in un settore da sempre in difficoltà. In attesa, e con l’auspicio, che lo Stato faccia stabilmente la sua parte, come accade in altri Paesi d’Europa, riconoscendo diritti che al momento sono ancora negati.

Sede principale del Festival,

Con l’allestimento di ben otto palchi, sarà quest’anno il Real Bosco di Capodimonte, che ospiterà per un mese una vera cittadella teatrale tra Cortile della Reggia, Casino della Regina, Giardino Paesaggistico di Porta Miano, Manifattura della Porcellana, Giardino Paesaggistico Pastorale, Praterie della Capraia, il Giardino dei Principi e lo spazio del Cisternone. Una scelta dettata da tre motivi, tutti egualmente importanti: la vastità degli spazi, fondamentale per i tempi che ancora viviamo, la felice esperienza della precedente edizione e il rapporto di grande collaborazione con il direttore Sylvain Bellenger.

Gli altri eventi si svolgeranno nel Teatro Grande di Pompei, al Belvedere di San Leucio a Caserta, a Montesarchio (in piazza Umberto I e nel Museo Archeologico del Sannio Caudino), nel Teatro Naturale di Pietrelcina, nell’Anfiteatro di Avella e a Salerno, nel Chiostro del Duomo e all’esterno del teatro Ghirelli. Appuntamenti a Napoli ci saranno anche nel Refettorio del Chiostro di San Domenico Maggiore, a Made in Cloister e, sempre a Capodimonte, nella Sala Causa, mentre gli spettacoli di settembre andranno in scena in tre diversi teatri cittadini: il Bellini, il Trianon e il Politeama.

Capodimonte, luogo tra i più rappresentativi dell’Epoca Borbonica, sarà anche centrale ne “Il sogno reale. I Borbone di Napoli”, un Progetto Speciale di Ruggero Cappuccio curato da Marco Perillo, che, rispondendo alla mission della Fondazione di promuovere e valorizzare i beni del patrimonio culturale materiale e immateriale della Regione, vuole coinvolgere, attraverso un focus storico e artistico sul secolo del Regno, alcuni dei principali siti borbonici della Campania. Il progetto, oltre a sette storie inedite redatte da narratori e interpretate da sette diversi attori, che andranno in scena nel Giardino dei Principi, prevede anche la pubblicazione di una guida stampata degli stessi siti, a cura dello stesso Marco Perillo, che sarà distribuita gratuitamente al pubblico che seguirà gli spettacoli in programma al Festival.  

Il Campania Teatro Festival viaggia nel segno della continuità rispetto al passato, adottando ancora una volta uno schema che ne ha fatto in poco tempo una delle realtà culturali più riconosciute e riconoscibili del nostro Paese, apprezzata sempre di più in ambito internazionale come testimonia la costante e rilevante presenza nella rete Italia Festival e nell’EFA ( European Festival Association).

Anche quest’anno sui 38 spettacoli di prosa nazionale saranno 29 i debutti assoluti, ribadendo quell’attenzione alle drammaturgie contemporanee che è ormai uno dei tratti distintivi della manifestazione. L’85% dei testi teatrali rappresentati al Campania Teatro Festival sono di autori viventi.

Confermate le 10 Sezioni (Prosa Italiana, Internazionale, Osservatorio, SportOpera, Danza, Musica, Letteratura, Cinema, Mostre, Progetti Speciali), a riprova di una multidisciplinarità che ha caratterizzato tutte le edizioni dirette da Ruggero Cappuccio e rappresenta la vera e propria anima del Festival.

Sette di queste sezioni sono programmate tra giugno e luglio, mentre quelle dedicate alla Danza, agli spettacoli Internazionali e al Cinema sono previste nel mese di settembre e si aggiunge la sezione Cinema Quartieri di Vita a dicembre 2021.

 In particolare, per le Compagnie straniere sono già fissati tre debutti nazionali che hanno date e luoghi definiti per settembre 2021: l’8 e il 9 al teatro Bellini di Napoli lo spettacolo della regista argentina Marina Otero, il 16 e il 17 il nuovo lavoro del coreografo greco Dimitris Papaioannou al teatro Politeama di Napoli, mentre il 23 e il 24 andrà in scena al teatro Bellini l’ultima creazione del regista svizzero Christoph Marthaler, con Graham F. Valentine.

Protagonisti di questa edizione, inaugurata in anteprima il 19 marzo al teatro Mercadante di Napoli con il concerto dell’Orchestra giovanile “Luigi Cherubini” diretta dal Maestro Riccardo Muti

(disponibile gratuitamente in streaming su live.napoliteatrofestival.it, cultura.regione.campania.it, ansa.it e ravennafestival.live), saranno, tra gli altri:

“Pompeii Theatrum Mundi”:

Non mancherà anche quest’anno, a conferma di un virtuoso gioco di squadra con un’altra importante realtà culturale del territorio, la collaborazione con Il Teatro Stabile di Napoli- Teatro Nazionale. Un’intesa che si concretizzerà con la coproduzione di tre spettacoli inseriti nella sezione Progetti Speciali del Festival e andranno in scena al Teatro Grande di Pompei nell’ambito della rassegna “Pompeii Theatrum Mundi”: il 24 giugno Jan Fabre dirigerà Resurrexit Cassandra, testo di Ruggero Cappuccio, musiche di Stef Camil Karlens, interpretato da Sonia Bergamasco. 1, 2 e 3 luglio Il Purgatorio. La notte lava la mente, di Mario Luzi, con la regia di Federico Tiezzi, e poi la prima assoluta di La cerisaie / Il giardino dei ciliegi, di Anton Cechov, regia del portoghese Tiago Rodrigues, protagonista Isabelle Huppert.

Ancora una volta, come è sempre accaduto nelle edizioni dirette da Ruggero Cappuccio, l’immagine del Festival è affidata alla creatività del Maestro Mimmo Paladino che, interpretando l’identità e l’anima della rassegna, ha realizzato un’opera d’arte in sette quadri che andranno ad impreziosire il catalogo e i materiali della manifestazione.

Rai Cultura, Rai5- Rai Radio3 Media partner 2021

Continua inoltre, con crescente forza e intensità, la proficua sinergia che la Fondazione Campania dei Festival ha costruito giorno dopo giorno con gli Istituti di Cultura (Institut Français, Goethe Institut, Istituto Cervantes, British Council) e le Università (Università degli Studi di Napoli l’Orientale, Università Federico II, Suor Orsola Benincasa, Università Luigi Vanvitelli e Università di Salerno). Media partner nel 2021 saranno invece Rai Cultura, Rai5, che trasmetterà alcuni eventi della rassegna, e Rai Radio3.

Last but no least, il Campania Teatro Festival conferma una politica oculata dei prezzi volta a favorire la partecipazione del pubblico. I biglietti continueranno a costare da 8 a 5 euro e saranno gratuiti per le fasce sociali più deboli. I ticket potranno essere acquistati nei prossimi mesi online sul sito e il giorno dell’evento al botteghino allestito per l’occasione. Il ricavato degli spettacoli della sezione Musica sarà devoluto in beneficenza all’Ospedale Cotugno di Napoli.

 

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