HONORÉ DAUMIER: ATTUALITÀ E VARIETÀ- Bellinzona
Museo Civico di Villa dei Cedri - Bellinzona -
15 settembre 2017 – 7 gennaio 2018
15 settembre 2017 – 7 gennaio 2018
MOSTRA
HONORÉ DAUMIER:
ATTUALITÀ E VARIETÀ



“Uomini come Daumier dobbiamo venerarli, perché sono i
veri pionieri”
“Scopro in lui uno spirito acuto e riflessivo, è d’animo
sublime ma insieme estremamente sensibile e passionale”
Vincent Van Gogh, Lettere al fratello Theo
Il Museo Civico di Villa dei Cedri a Bellinzona propone, a partire dal 15 settembre, un’esposizione
monografica dedicata alla figura di Honoré
Daumier (1808-1879). Curatori della mostra sono Matteo Bianchi e Carole Haensler Huguet, conservatore del Museo
stesso.
Con la
sua produzione, che si sforza di descrivere la realtà in maniera distaccata,
Daumier si colloca, insieme
a Courbet e Millet, fra i pionieri del
Realismo, movimento culturale erede del Positivismo, sviluppatosi in
Francia intorno al 1840.
A dieci anni esatti dalla mostra su
Steinlen, che metteva sotto i riflettori un artista d’impronta
socialista-umanitaria, riservando una particolare attenzione alle scene di vita
di strada, il Museo di Villa dei Cedri torna quindi con Daumier a riflettere
sulla questione sociale, sul conflitto tra notabili ed emarginati. La realtà
umana è il cuore dell’opera di Daumier, in un’epoca chiave come la metà
dell’Ottocento, segnata dalle rivendicazioni nazionaliste e dalla crescita
della classe operaia. La poesia sociale
disegnata nelle stampe popolari da Daumier trova larga diffusione grazie alla
riproduzione litografica su larga scala: l’artista, fra polemica e ironia,
illustra e commenta la vita difficile dei poveri che dagli scantinati spiano i
passi eleganti dei signori, o che dagli abbaini teneramente guardano la luna.
L’artista
è anche un grande divulgatore di idee, un giornalista che usa l’immagine al
posto della parola, un vignettista di satira politica che, come i suoi colleghi
di oggi, reagisce all’attualità.
A
Bellinzona sarà presente una notevole quantità di lavori di Daumier: il corpus
più consistente è quello delle litografie e silografie (circa 120), cui si
uniscono una trentina di sculture e alcuni disegni e matrici. Le opere su carta
rappresentano d’altronde una costante nella vita del Museo di Villa dei Cedri,
sia per quanto riguarda le collezioni permanenti, sia nelle mostre temporanee,
che nel corso di oltre vent’anni hanno portato a Bellinzona lavori di Félix
Vallotton, Jean Faultrier, Oscar Kokoschka, Sonja Delaunay, Edouard Vallet.
L’artista
Pittore, litografo, incisore,
disegnatore e scultore, Daumier nasce a Marsiglia nel 1808, per poi trasferirsi
a Parigi per inseguire i sogni vani del padre, vetraio appassionato di teatro e
desideroso di diventare drammaturgo.

Daumier si spegne nel 1879, quasi
cieco, a Valmondois.
I
contenuti dell’esposizione
Anche se la mostra offre una visione monografica dell'intero percorso di
Honoré Daumier, dagli esordi alle ultime litografie, non è da considerare
cronologica, ma piuttosto tematica:
il suo intento è quello di concentrarsi su
alcuni soggetti, che trovano una
risonanza particolare nella nostra attualità; soggetti che richiamano temi
legati allo sviluppo della società moderna, con tutti i suoi conflitti e
squilibri. L’armata di nuovi poveri che, come ai tempi di Daumier, abita oggi
le strade di tante capitali europee è la preoccupante conferma del fatto che i
problemi sociali di cui l’artista si faceva testimone non sono ancora risolti.

La scelta di dedicare una mostra a Daumier rappresenta quindi un gesto di
continuità fra il passato e l’oggi, fra una dimensione culturale di respiro
europeo e la specificità della storia della città che ospita l’esposizione
stessa.
La mostra si articola in diversi capitoli, corrispondenti a temi
specifici dell’opera dell’artista:
ü DAUMIER E LO SVILUPPO DELLA SOCIETÀ MODERNA riguarda scene di
trasporti pubblici, passeggiate sugli Champs-Elysées, ma anche scampagnate o
vacanze al mare. In questa sezione rientrano anche i lavori intitolati Croquis
parisiens, che documentano la vita quotidiana dei parigini, senza
dimenticare gli emarginati creati dalla nuova realtà sociale delle città
industriali, come gli inquilini delle cantine o dei sottotetti ed i vagabondi.
ü DAUMIER, GLI ESORDI SATIRICI mette al centro la
caricatura politica e les portraits
charges, lavori che costeranno anche il carcere a Daumier. Questa sezione
punta soprattutto sul lato giornalistico e documentaristico dell’autore. In
particolare sarà presente la famosa litografia Rue Transnonain, le 15 avril 1834;
simbolo della ‘pulizia’ operata dalla censura negli anni intorno al 1835.
Un’altra opera altamente rappresentativa di questo tema è la litografia Celui-là,
on peut le mettre en liberté! il n’est plus dangereux.
ü DAUMIER E L'EUROPA è un soggetto di
pressante attualità. A lungo le litografie della fine
della carriera dell’artista sono state disprezzate: la mostra a Villa dei Cedri
intende correggere queste riserve. Imbavagliato dalla censura sotto Napoleone
III, Daumier è costretto a tacere sulla politica dell’Impero ma si rivolge a
quella straniera, trattando così il tema della formazione dell’Europa, speranza
condivisa nelle rivoluzioni del 1848. Le litografie ‘storiche’ del periodo
1850-1860 contano tra i suoi capolavori. Con questa parte del suo lavoro Daumier assurge a simbolo dell’artista che
sa portare fino in fondo una battaglia generosa, con il vigore del suo stile e
con la scelta di un mezzo d’espressione popolare come la stampa e di una
tecnica, la litografia, che permetteva una massima distribuzione e
disponibilità per tutti.
ü LA GIUSTIZIA riunisce litografie
e disegni dedicati alla commedia umana che si svolge all’interno dei palazzi di
giustizia. Qui la satira di Daumier colpisce gli avvocati pieni di sé, i
giudici refrattari ad ogni compassione ("Sotto il guanto di velluto del giudice, si intuiscono gli artigli del
boia", scriveva Victor Hugo), le vittime e gli imputati privi di ogni
speranza.
ü IL MONDO DELL'ARTE E DEGLI ARTISTI include infine le
serie legate al lavoro dell’artista, come le Scènes d'atelier (1840 e
1848), Les artistes (1848-1849; 1865), Les paysagistes
(1864-1865), Les artistes à la campagne (1865). Nelle litografie su temi
come il mercato dell’arte e le mostre, da Le public du Salon (1852) alla serie
Croquis
pris à l'exposition (1864-1865), Daumier emerge come ‘critico d’arte’,
pacifico ma ironico, che si sofferma
tanto sulle giurie accademiche quanto sul pubblico borghese, di cui
denuncia l’ignoranza e l’eccesso di pudore. L’artista rivolge poi il suo
sguardo divertito al mondo del teatro e della musica, diviso tra scherno e
compassione: suo padre stesso, vetraio di professione, aveva tentato a Parigi
la carriera drammaturgica, senza successo, trascinando la famiglia intera in un
vortice di problemi economici. Non manca il nascente tema della fotografia,
come si vede in Nadar élevant la Photographie à la hauteur de l’Art (1862).
Filo rosso di tutta la mostra è anche
il tema della nascita della stampa
satirica: nei primi anni Trenta Daumier produce una novantina di litografie
per La Caricature, primo giornale
satirico al mondo, chiuso nel 1835. In seguito collabora con Le Charivari, nato nel 1832 e attivo per
oltre un secolo. Come non pensare oggi alle drammatiche vicende legate a
Charlie Hebdo o alle caricature di Maometto comparse in Olanda?
Nel 1832, in reazione alla censura
esercitata dal governo sulla stampa di opposizione, viene fondata l’Association pour la liberté de la presse,
che produce ogni mese una litografia di grande formato al costo di un franco,
allo scopo di creare una cassa per coprire i costi dei processi a carico di
autori, caricaturisti ed editori. Anche in questo caso, il dibattito sulla
libertà di espressione e di informazione è quanto mai aperto e attuale.
La mostra sarà corredata da un catalogo in doppia edizione, francese e
italiana, pubblicato con Pagine d’Arte (Tesserete/Parigi), che raccoglierà
contributi dei curatori Matteo Bianchi
e Carole Haensler Huguet, e di tre
esperti quali Michel Melot, già
direttore del Dipartimento delle Stampe della Biblioteca Nazionale Francese di
Parigi, Jürg Albrecht, già direttore
del Dipartimento di studi d‘arte presso l’Istituto svizzero di studi
d‘arte SIK-ISEA a Zurigo e
Sylvie Gonzalez, direttrice del
Museo d’Arte e di Storia di Saint-Denis.
La
sede dell’esposizione

Le opere conservate nella collezione
vengono esposte periodicamente in progetti particolari o a complemento delle
mostre temporanee.
Gli
eventi collaterali
Parallelamente
alla mostra, un fitto calendario di eventi
per famiglie e adulti offre una
combinazione di proposte con l’intento di approfondire
l’esperienza della visita alla mostra e stimolare i partecipanti a riflettere
sull’attualità dei messaggi trasmessi nelle opere di Daumier.
In
particolare verrà proposta in tre date una Camminostoria
con Honoré Daumier, ovvero una passeggiata a piedi da Villa dei Cedri alla
stazione ferroviaria di Bellinzona a cura
della storica ticinese Giulia Pedrazzi.
L’itinerario guidato si propone di raccontare all’artista francese i mutamenti
sociali e le trasformazioni nel tessuto urbano avvenuti a Bellinzona nel corso dell’Ottocento.
E le analogie con le scene di vita quotidiana parigina esposte a Villa dei
Cedri non mancano!
Il percorso si snoderà da Villa dei
Cedri: residenza periurbana e luogo di soggiorno estivo per alcune famiglie
patrizie, la Villa disponeva di possedimenti terrieri che dava in affitto a
famiglie contadine. Qui convergono dunque le componenti sociali che hanno
contraddistinto la regione fino all’Ottocento: il patriziato cittadino e la
campagna contadina. Si toccherà quindi il Teatro Sociale, costruito nei pressi
della vecchia Porta Locarno e da sempre punto di incontro per la vita mondana e
culturale bellinzonese. Il percorso di circa un’ora si concluderà alla
Stazione, dove il primo treno sostò nel 1874, e ai Quartieri San Giovanni e
Officine, popolati da famiglie che, nei decenni fra i due secoli, lasciarono le
campagne per cercare lavoro nel settore ferroviario.
Il
programma completo degli eventi sarà disponibile sul sito del Museo a fine
agosto: villacedri.ch/Attivita-culturali.
Modalità
d’ingresso
Ingresso: CHF 10.00 / EUR 9.00
Ridotti: CHF 7.00 / EUR 6.00
Il Museo propone su richiesta scritta
le seguenti visite guidate per gruppi (fino a 25 persone):
-
visite
guidate a tutte le mostre in corso al Museo Civico Villa dei Cedri (durata
circa 1 ora). Prezzo: CHF 180.- (in italiano) / CHF 200.- (in lingua
straniera);
-
visite
storico-botaniche della Villa dei Cedri e del suo parco (durata circa 1 ora).
Prezzo: CHF 180.- (in italiano) / CHF 200.- (in lingua straniera);
-
visite
combinate: mostra in corso e visita storico-botanica della Villa dei Cedri e
del suo parco (durata minima 1 ora e mezza). Prezzo: CHF 220.- (in italiano) /
CHF 250.- (in lingua straniera).
Informazioni
Museo
Civico Villa dei Cedri
piazza
San Biagio 9, 6500 Bellinzona
Tel.
0041.91.8218520 / Fax 0041.91.8218546
Orari
mercoledì
- venerdì 14:00 -18:00
sabato, domenica e festivi 10:00 - 18:00
lunedì e martedì chiuso
sabato, domenica e festivi 10:00 - 18:00
lunedì e martedì chiuso
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