Bruno, il più grande dinosauro italiano ritrovato in Friuli Venezia Giulia, è da oggi visibile al pubblico
Alcuni blocchi di roccia con i resti di Bruno erano già stati portati alla luce
oltre vent’anni fa, ai tempi dell’estrazione di Antonio, il primo dinosauro
rinvenuto sempre in Friuli Venezia Giulia, nel Villaggio del Pescatore di Duino
Aurisina alle porte di Trieste.
Fino ai giorni più recenti non erano mai stati eseguiti i
lavori di preparazione dello scheletro fossile ora resi possibili grazie
all’opera dei tecnici dell’impresa Zoic sotto la guida del geologo Flavio
Bacchia. Se la coda è tuttora custodita nel terreno, il cranio è stato da poco
estratto e preparato e ora il più grande dinosauro italiano quasi completo può
essere finalmente visto in questa versione ancora parziale ma quasi definitiva.
Il fossile è infatti
esposto all’infopoint di PromoTurismoFVG di Sistiana (Sistiana 56/B - 34011
Duino Aurisina) da oggi, mercoledì 1, fino a domenica 19 agosto, da lunedì a
venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 13.00 e dalle 14 alle
18.
L’ingresso alla mostra con visita guidata è di 3,00 euro mentre il biglietto cumulabile di 8,00 euro permette di accedere anche al sito paleontologico del Villaggio del Pescatore, aperto domenica e festivi dalle 16.30 alle 20.30. Per i bambini sotto i 6 anni l’ingresso è gratuito.
L’ingresso alla mostra con visita guidata è di 3,00 euro mentre il biglietto cumulabile di 8,00 euro permette di accedere anche al sito paleontologico del Villaggio del Pescatore, aperto domenica e festivi dalle 16.30 alle 20.30. Per i bambini sotto i 6 anni l’ingresso è gratuito.
Il servizio di visite guidate abbinate alla mostra e al sito
paleontologico è a cura della cooperativa Gemina e rimane aperto su prenotazione
o da programma il sabato dalle 16.30 alle 20.00 (infoline: 334 7463432 - cooperativagemina@gmail.com).
Nelle ultime settimane in cui hanno preso forma le fattezze
di Bruno grazie al lavoro dei tecnici dell’impresa Zoic e su mandato della
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
che ha dato autorizzazione a procedere all’estrazione e la preparazione del
cranio (tre persone per 4 mesi e oltre 2mila ore di lavoro) hanno permesso di
ricomporre i blocchi che contengono il fossile e di comprenderne in gran parte
la struttura. Bruno è un adrosauro
simile ad Antonio (il primo dinosauro rinvenuto sempre nel Villaggio del
Pescatore) lungo circa 5 metri, quindi supera di oltre 1 metro il “fratello”,
con un peso di circa 600 Kg e un’età di oltre 70 milioni di anni. Come
esemplare è sicuramente adulto, ma per ora non si può essere più precisi. La
preparazione dell'animale, che ha seguito gli standard utilizzati alla fine
degli anni ‘90 (sgrosso meccanico e rifinitura a getto d'acido formico) si è
presentata molto complessa a causa della frammentazione del fossile. Alcune
parti sono mancanti in origine e andranno restaurate in fase finale di
lavorazione.
Curiosa la sua
dislocazione su una piega degli strati che curvano il fossile su sé stesso per
180°, ma ancora ignota per ora la ragione della struttura geologica che
contorce il dinosauro. La frammentarietà del reperto ha reso le operazioni di
preparazione chimica molto delicate e per prevenire potenziali effetti negativi
si è ridotta la percentuale d'acido in uso, passando dal 8% al 4%, a titolo
cautelativo. Ciò allunga i tempi di lavoro ma consente una miglior calibrazione
delle operazioni. Altro fattore di complicazione è la parziale disarticolazione
dello scheletro, sempre in connessione anatomica, una delle peculiari
caratteristiche dei fossili del sito paleontologico giuliano.
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