TUTTO MOZART PER DUE GIOVANI INTERPRETI OSPITI DEI POMERIGGI MUSICALI

 TUTTO MOZART PER DUE GIOVANI INTERPRETI OSPITI DEI POMERIGGI MUSICALI: ALESSANDRO BONATO SUL PODIO E IL VIOLINISTA GENNARO CARDAROPOLI 

 

Sui leggii il Concerto per violino n. 5 K219 e la Serenata n. 10 “Gran Partita” K361 

 

Teatro Dal Verme 

giovedì 28 aprile ore 10.00 – anteprima del concerto 

giovedì 28 aprile ore 20.00 concerto 

sabato 30 aprile ore 17.00 – concerto 

 

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Due pagine significative della storia creativa di Mozart segnano il ritorno ai Pomeriggi Musicali di due fra i più apprezzati giovani interpreti italiani di oggi: il direttore Alessandro Bonato e il violinista Gennaro Cardaropoli. Giovanissimi, non ancora trentenni, entrambi stanno scalando le vette del concertismo internazionale, conquistando platee e critica ad ogni esibizione. Saranno al Teatro Dal Verme per la 77a Stagione “Racconti senza parole: la musica tra mito, letteratura e poesia” giovedì 28 aprile (ore 10 e ore 20) e sabato 30 aprile (ore 17). Il cartellone preparato da Maurizio Salerno procede quindi verso l’ultimo mese di attività ribadendo una attenzione peculiare ai nuovi talenti che negli anni sono cresciuti insieme ai Pomeriggi Musicali, che quindi si confermano un’ottima palestra per i nuovi protagonisti della scena internazionale. 

 

«L'ampiezza dei movimenti, la ricchezza tematica, l'originalità delle soluzioni formali sono alcuni degli aspetti salienti del Concerto n. 5 in la maggiore per violino e orchestra K 219, che da sempre gode di una meritata popolarità» (Claudio Toscani): ultimo concerto per violino sicuramente attribuibile a Wolfgang Amadeus Mozart, è anche il più elaborato e imponente. Terminato nel dicembre 1775 quando Mozart, violinista diciannovenne, guida l’orchestra del principe-vescovo di Salisburgo, il Concerto n. 5 è la sua pagina più significativa del periodo, caratterizzata da un tono schietto e ardito nell’Allegro iniziale che poi cede verso un profondo senso di intimità e raccoglimento nel centrale “Adagio”, e poi concedersi qualche bizzarria, nel “Rondò” finale, accogliendo episodi di sapore turchesco e concludendo il Concerto con sorridente eleganza. 

 

Capolavoro del genere, la Serenata n. 10 in si bemolle maggiore per fiati "Gran Partita" K361 è la più vasta e articolata fra quelle scritte da Wolfgang Amadeus Mozart che intraprende la stesura a Monaco nel 1781 e la conclude a Vienna nel 1784 per l’esecuzione nel giardino della tenuta di Peter Friedrich von Braun, segretario di corte e sovrintendente dei teatri imperiali, che usava accogliere con musica gli ospiti delle cerimonie massoniche. Proprio a quegli anni e all’ambiente viennese risale la moda di avere accanto agli ensemble d’archi anche quelli di fiati, ingaggiati per le feste all’aperto, i banchetti e le trascrizioni d’opera. Mozart subito si cimenta in composizioni che sfruttano al massimo i colori delle diverse coppie strumentali, mostrando in particolare nella Serenata n. 10 una freschezza inventiva particolare, e richiedendo agli strumentisti eccezionali abilità virtuosistiche, espressive e dinamiche. «L’organico della “Gran partita” – sottolinea Raffaele Mellace nelle note di sala – è dilatato a un complesso irrituale e ben poco cameristico di dodici fiati (oboi, clarinetti, corni di bassetto e fagotti a coppie, quattro corni) e un contrabbasso, mentre i movimenti, numerosi secondo le consuetudini del genere, presentano una serie di articolazioni interne (il Molto allegro d’apertura è preceduto da un Largo, i due Menuetti includono due Trii ciascuno) o un’ampiezza del tutto inconsueta (il Tema con 6 variazioni). Il lavoro è notevole anche per la scrittura, che coniuga una genuina ambizione sinfonica e gioielli di vera delizia sonora. Si pensi all’incanto timbrico del Trio I del primo Menuetto, caratterizzato dalla voce vellutata di clarinetti e corni di bassetto, al lirismo suadente dell’Adagio, o ancora al delizioso tono popolare del Trio II del secondo Menuetto». 

 

 

Teatro Dal Verme 

giovedì 28 aprile ore 10.00 e ore 20.00 

sabato 30 aprile ore 17.00 

Orchestra I Pomeriggi Musicali 

Direttore Alessandro Bonato 

Violino Gennaro Cardaropoli 

 

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)  

Concerto n. 5 in la maggiore per violino e orchestra K 219  

Allegro aperto  

Adagio  

Rondò  

  

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)  

Serenata n. 10 in si bemolle maggiore per fiati "Gran Partita" K361  

Largo. Allegro molto   

Minuetto  

Adagio  

Minuetto e 2 trii. Allegretto  

Romanza. Adagio   

Tema e variazioni. Andantino  

Rondò. Allegro molto  

  

Alessandro Bonato direttore  

A soli 23 anni Alessandro Bonato si è imposto all’attenzione dell’ambiente musicale internazionale conquistando il terzo premio alla Malko International Competition di Copenhagen nel 2018. Nel marzo 2016 aveva già fatto il suo debutto professionale alla Royal Opera House of Muscat, in Oman, dirigendo Il flauto magico. Nel marzo 2019 ha diretto La cambiale di matrimonio al Teatro Rossini di Pesaro per il 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini; è quindi tornato al Rossini Opera festival sia nel 2020 che nel 2021. Alessandro Bonato svolge un’intensa attività sinfonica: in Italia ha diretto la Filarmonica della Scala, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, la Toscanini, I Pomeriggi Musicali, oltre alla FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana di cui è direttore principale. All’estero ha collaborato con la Danish National Symphony Orchestra e con la Royal Oman Symphony Orchestra. Nato a Verona, ha studiato violino e composizione. Incoraggiato a dedicarsi alla direzione d’orchestra da Vittorio Bresciani, a partire dal 2013 ha studiato con Pier Carlo Orizio, Umberto Benedetti Michelangeli e Donato Renzetti. 

 

Gennaro Cardaropoli violino  

Nato a Salerno nel 1997, a soli 9 anni si esibisce alla presenza di Papa Benedetto XVI in diretta Rai. Si diploma a 15 anni ad Avellino con il massimo dei voti e menzione d’onore. Si perfeziona con Vadim Brodsky, Salvatore Accardo, Boris Belkin, Zachar Bron e Shlomo Mintz. Ottiene la laurea presso il Conservatorio della Svizzera Italiana con Pavel Berman. Ha vinto numerosi premi, tra cui a soli 17 anni il 1st Grand Prize all’Arthur Grumiaux International Violin Competition, unico vincitore italiano nella storia del concorso. Dal 2019 è sostenuto dall’Associazione “Musica con le Ali”. Insegna al Conservatorio Donizetti di Bergamo e suona il violino G.B. Guadagnini, Torino 1783 ex Kleynenberg per gentile concessione della Fondazione Pro Canale di Milano. Con il pianista Alberto Ferro, con cui ha inciso per Warner Classics, è invitato regolarmente nelle principali stagioni cameristiche italiane. Si è esibito come solista con l’Orchestra Verdi, Orchestra della Radio della Svizzera e al Festival di Brescia e Bergamo. È regolarmente invitato dall’Orchestra I Pomeriggi Musicali, con la quale ha già eseguito i concerti di Vivaldi, Mendelssohn, Paganini e Brahms. Si è esibito in sale quali il Grand Théâtre de Monte Carlo, Auditorio Nacional de Música di Madrid, Musikverein di Vienna, Philharmonie di Parigi, Carnegie Hall di New York, Washington Lincoln Center. Ha partecipato a tournée in Israele e in Cina.  

 

 

Informazioni e biglietteria 

Teatro Dal Verme 

via San Giovanni sul Muro, 2 - 20121, Milano 

Tel. 02 87 905 – www.ipomeriggi.it 

Il servizio informazioni presso il Teatro Dal Verme è aperto dal martedì al sabato dalle 11 alle 19 

 

I biglietti per i concerti della 77a Stagione hanno un costo da 9 a 20 euro. 

 

La biglietteria del Teatro Dal Verme è aperta da martedì a venerdì ore 10:30 – 18:30; sabato ore 10:30 – 14:00 

biglietteria@ipomeriggi.it / tel 02 87905201 

 

In ottemperanza alle normative vigenti, gli abbonamenti e i biglietti sono nominativi; all’ingresso viene controllato il Super Green Pass ed rilevata la temperatura corporea; è obbligatorio disinfettare le mani, indossare sempre le mascherine ffp2 e seguire le indicazioni del personale e della segnaletica. 

 

Vendita online www.ticketone.it 

 

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