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L’iniziativa,
a cura di Enzo Savoia e Francesco Luigi Maspes, s’inserisce nel novero
delle celebrazioni promosse in Italia per il centenario della prima
guerra mondiale (1915-1918).
LA GRANDE GUERRA. I racconti pittorici di Italico Brass presenta una trentina di dipinti di ITALICO BRASS
(Gorizia, 1870 - Venezia, 1943) che, allo scoppio della Grande Guerra
ottenne dal Comando Supremo e dalla Regia Marina il permesso di seguire i
soldati lungo la linea del fronte, per eseguire schizzi e studi,
soprattutto nella zona compresa tra Sdraussina, il monte San Michele e
San Martino del Carso, negli anni 1915-1916.
Quelle
che lo scrittore Mario Rigoni Stern definiva “i racconti pittorici
sulla Grande Guerra”, sono immagini vive di bersaglieri ciclisti, di
ingressi di pattuglie di cavalleria ad Aquileia e Palmanova; sono scene
che ritraggono le truppe in azione, quando avanzano nel fango o nelle
trincee sotto il fuoco notturno, quando conducono le truppe
austro-ungariche prigioniere sotto la pioggia o risalgono i passi
alpini, appesantite dalle armi e dagli zaini. Sono anche soggetti di
semplice vita quotidiana al campo, di soldati che preparano il rancio,
di depositi di munizioni e vedute delle città militarizzate di Venezia,
Gorizia e Udine.
Tuttavia
la guerra dipinta da Italico Brass non appare mai così tragica; “le
trincee di Brass sono tranquille, non si sente l’odore della morte” ebbe
ancora modo di ricordare Mario Rigoni Stern.
E
questo grazie al suo linguaggio pittorico, prevalentemente lirico e
influenzato, dopo i soggiorni di studio a Monaco e a Parigi, dove
conobbe gli Impressionisti, dalla cultura veneziana di Ricci, Tiepolo e
Guardi.
Nella sua pittura, l’aria, la luce e il colore si fondono e si diffondono con efficacia e indissolubilmente.
Il
percorso espositivo, oltre ai dipinti di Italico Brass provenienti
dalla collezione di famiglia, eredi Brass, si completa con una serie di
fotografie d’epoca sulla prima guerra mondiale e con una
sezione,
di confronto, dedicata alle immagini di soldati in azione dipinte da
Giulio Aristide Sartorio, Giuseppe Montanari e Achille Beltrame.
Accompagna la mostra un catalogo GAMManzoni edizioni con testi di Mario Rigoni Stern e Alessandra Brass, nipote dell’artista.
NOTE BIOGRAFICHE
Italico
Brass nacque a Gorizia nel 1874; la cittadina era austriaca ma la
famiglia irredentista e questo spiega il suo nome. Studiò a Monaco e a
Parigi, accanto agli Impressionisti. Nel 1895, di ritorno dalla Francia,
si trasferì a Venezia. Si dedicò al paesaggio, con lunghe permanenze
nel Bellunese e nel Friuli Venezia Giulia e fu presente a quasi tutte le
Biennali, dove allestì anche due personali (1910 e 1935) ed ebbe una
personale postuma nel 1948.
Partecipò
a mostre in Italia (Torino, Milano, Roma, Trieste…) e all’estero
(Parigi, Vienna, Budapest, Varsavia, Hensilki, Riga…), in cui fu
ripetutamente premiato. Inoltre la sua buona conoscenza di arte antica
lo favorì nella selezione delle commissioni tecniche per le grandi
mostre di Tiziano (1935), Tintoretto (1937) e Veronese (1939).
Dopo
lo scoppio della seconda guerra mondiale, ottenne dalla Regia Marina
solo il permesso di dipingere dal vero, senza i soggetti militari, ma si
spense improvvisamente a Venezia nel 1943.
Milano, marzo 2018
LA GRANDE GUERRA. I racconti pittorici di Italico Brass.
Milano, GAMMANZONI - Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea (via A. Manzoni, 45)
11 aprile - 1 luglio 2018
Inaugurazione: martedì 10 aprile ore 18.00
Orari: da martedì a domenica 10-13 / 15-19 (ultimo ingresso, ore 18.30)
Aperture straordinarie: 25 aprile , 1 maggio , 2 giugno
Biglietti: intero: 6 €, ridotto: 5€ (soci FAI e Touring club)
Catalogo: GAMMANZONI edizioni
Info: Tel. 02.62695107
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