Da Mozart a Bellini: fiati all’Opera! Teatro Dal Verme - 17 marzo
LE DOMENICHE DEI POMERIGGI
Sette matinée al Teatro Dal Verme di Milano
Teatro Dal Verme Via San Giovanni sul Muro, 2 – Milano
17 marzo 2019, ore 11:00
Harmoniemusik!
Da Mozart a Bellini: fiati all’Opera!
Mozart, Ouverture da Le nozze di Figaro
Mozart, Dove sono i bei momenti da Le nozze di Figaro (Arr. J. N. Wendt)
Mozart, Ouverture da Don Giovanni
Mozart, Madamina il catalogo e questo da Don Giovanni (Arr. J. Triebensee)
Mozart, Ouverture da La Clemenza di Tito (Arr. J. C. Stumpf)
Donizetti, Sinfonia in sol minore
Rossini, Cavatina nel Tancredi del Sig. Rossini (Arr. G. F. Calegari)
Auber, Ouverture da La muette de Portici (Arr. F. Veller)
Bellini, Sinfonia da Norma (Arr. E. Mosell)
Direttore: Jacopo Brusa
Ensemble di Fiati dei Pomeriggi Musicali
Domenica 17 febbraio, alle ore 11:00 al Teatro dal Verme, andrà in scena il quarto appuntamento con la rassegna Le domeniche dei Pomeriggi. Diretto dal M° Jacopo Brusa, sarà l’Ensemble di Fiati dei Pomeriggi Musicali a esibirsi in un concerto dal titolo Harmoniemusik! Da Mozart a Bellini: fiati all’Opera! Col termine “Harmoniemusik” si definisce quel repertorio che, dal XVIII secolo agli anni Quaranta del XIV, si rivolge agli ensemble di strumenti a fiato e, in particolare, ai corni, agli oboi, ai clarinetti, ai flauti e ai fagotti. Già nel Settecento, la pratica di suonare in questa formazione, sia in strada che nei palazzi, era molto diffusa, grazie all’uniformità timbrica peculiare e alla comodità nel trasportare questi strumenti. Il repertorio spaziava dalle Serenate alla Tafelmusik (l’accompagnamento musicale durante le cene nei palazzi delle Corti europee). Proprio pensando a questa esigenza, l’Imperatore Giuseppe II d’Asburgo decise di fondare un ensemble stabile presso la sua corte con musicisti di alto livello a garantire la qualità delle esecuzioni durante i momenti di convivialità che passava con i suoi ospiti. I due oboisti di corte, Triebensee e Wendt, oltre a dare spazio a musica originale, iniziarono a trascrivere interi numeri di opere per permettere ai nobili di ascoltare le arie preferite anche durante le loro eleganti cene. Nacque dunque il repertorio operistico “ridotto in armonia” che ben presto non si limitò al solo classicismo viennese. La peculiarità dei programmi di questo repertorio divenne presto quella di proporre riduzioni di opere e melodrammi, inedite e provenienti non solo dall’area tedesca ma anche da quella italiana; l’organico andò poi via via ampliandosi e ebbe la propria naturale evoluzione nella formazione dei grandi corpi bandistici. Nel solco di questa importante tradizione musicale, a proporci trascrizioni che da Mozart arrivano a Donizetti, Rossini, Auber e Bellini sarà l’Ensemble di Fiati dei Pomeriggi.
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