#ANNEFRANK. VITE PARALLELE
1929-2019 A 90 anni dalla nascita di Anne Frank
HELEN MIRREN
presenta
#ANNEFRANK. VITE PARALLELE
L’attrice Premio Oscar ® ripercorre
attraverso le pagine del diario la vita di Anne e ci conduce attraverso la storia di 5 donne che, da bambine e adolescenti,
sono state deportate nei campi di concentramento ma sono sopravvissute alla Shoah
Un evento cinematografico prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital in partecipazione con Rai Cinema
in collaborazione con Anne Frank Fonds di Basilea
e il Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa
Con la colonna sonora di Lele Marchitelli
In Lombardia aderiscono le seguenti sale:
LOMBARDIA
|
Assago
|
Uci Milano Fiori
|
LOMBARDIA
|
Azzano San Paolo Orio
|
Uci Orio
|
LOMBARDIA
|
Bellinzago Lombardo
|
Arcadia
|
LOMBARDIA
|
Bergamo
|
San Marco
|
LOMBARDIA
|
Brescia
|
Wiz
|
LOMBARDIA
|
Cerro Maggiore
|
The Space
|
LOMBARDIA
|
Como
|
Cinelandia
|
LOMBARDIA
|
Cornate D'Adda Busnago
|
Movie Planet
|
LOMBARDIA
|
Corte Franca
|
Starplex
|
LOMBARDIA
|
Crema
|
Porta Nova
|
LOMBARDIA
|
Cremona
|
Spazio Cinema
|
LOMBARDIA
|
Curno
|
Uci Curno
|
LOMBARDIA
|
Curtatone
|
Starplex
|
LOMBARDIA
|
Darfo
|
Garden
|
LOMBARDIA
|
Erbusco
|
Arcadia
|
LOMBARDIA
|
Gallarate
|
Cinelandia
|
LOMBARDIA
|
Gavirate
|
Multisala Electric
|
LOMBARDIA
|
Gorgonzola
|
Argentia
|
LOMBARDIA
|
Lissone
|
Uci Lissone
|
LOMBARDIA
|
Lodi
|
Moderno
|
LOMBARDIA
|
Mantova
|
Ariston
|
LOMBARDIA
|
Melzo
|
Arcadia
|
LOMBARDIA
|
Milano
|
Anteo Palazzo del Cinema
|
LOMBARDIA
|
Milano
|
Arcobaleno Filmcenter
|
LOMBARDIA
|
Milano
|
Ariosto
|
LOMBARDIA
|
Milano
|
Citylife Anteo
|
LOMBARDIA
|
Milano
|
Colosseo
|
LOMBARDIA
|
Milano
|
Ducale
|
LOMBARDIA
|
Milano
|
Plinius
|
LOMBARDIA
|
Milano
|
The Space Odeon
|
LOMBARDIA
|
Milano
|
Uci Bicocca
|
LOMBARDIA
|
Milano
|
Uci Certosa
|
LOMBARDIA
|
Milano
|
Uci Gloria
|
LOMBARDIA
|
Montano Lucino
|
Uci Montano
|
LOMBARDIA
|
Montebello della Battaglia
|
The Space
|
LOMBARDIA
|
Monza
|
Teodolinda
|
LOMBARDIA
|
Ostiglia
|
Nuovo Mario Monicelli
|
LOMBARDIA
|
Paderno Dugnano
|
Le Giraffe
|
LOMBARDIA
|
Paderno Dugnano
|
Metropolis
|
LOMBARDIA
|
Parona Lomellina
|
Movie Planet
|
LOMBARDIA
|
Pioltello
|
Uci Pioltello
|
LOMBARDIA
|
Rozzano
|
The Space
|
LOMBARDIA
|
S.Donato Milanese
|
Troisi
|
LOMBARDIA
|
S.Giuliano Milanese
|
Movie Planet
|
LOMBARDIA
|
S.Martino Siccomario
|
Movie Planet
|
LOMBARDIA
|
Sesto S.Giovanni
|
Rondinella
|
LOMBARDIA
|
Sesto S.Giovanni
|
Skyline
|
LOMBARDIA
|
Sondrio
|
Starplex
|
LOMBARDIA
|
Treviglio
|
Spaziocinema
|
LOMBARDIA
|
Varese
|
Impero
|
LOMBARDIA
|
Vigevano
|
Odeon
|
LOMBARDIA
|
Vimercate
|
The Space
|
Una singola Anne Frank detta più commozione delle miriadi che soffrirono come lei,
la cui immagine è rimasta nell’ombra
Primo Levi
Sarà Helen Mirren, Premio Oscar® come migliore attrice per The
Queen, la guida d’eccezione del documentario #AnneFrank. Vite parallele, scritto e diretto da Sabina Fedeli e Anna Migotto, con la colonna sonora di Lele
Marchitelli, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital in partecipazione con Rai Cinema e in collaborazione con l’Anne Frank Fonds di Basilea e il Piccolo
Teatro di Milano-Teatro d’Europa, in uscita nei cinema italiani solo l’11,
12 e 13 novembre (elenco sale su nexodigital.it).
“Questa
è una storia che non dobbiamo mai dimenticare. Stiamo iniziando a
perdere la generazione dei testimoni di quanto è successo in Europa in
quei terribili giorni. Per questo
è più importante che mai mantenere viva la memoria guardando al futuro.
Con le guerre in Siria, Libia, Iraq, con l'immigrazione che sta
interessando tutta l’Europa, è così facile puntare il dito su popoli,
culture, persone diverse e dire “Sono la causa dei
nostri problemi” - racconta Mirren - Per
questo ritengo che il diario di Anne Frank rappresenti un incredibile
insegnamento, uno strumento capace di offrire una reale comprensione
delle
esperienze umane del passato sino al nostro presente e quindi nel
nostro futuro. Lo trovo fondamentale ed è per questo che ho voluto
prendere parte al progetto”.
Anne
Frank, nata a Francoforte il 12 giugno 1929, quest’anno avrebbe
compiuto 90 anni. Il docu-film a lei dedicato la racconta attraverso le
pagine del suo diario: un
testo straordinario che ha fatto conoscere a milioni di lettori in tutto il mondo la tragedia del nazismo, ma anche l’intelligenza brillante e il linguaggio moderno di una ragazzina che
voleva diventare scrittrice.
La
storia di Anne si intreccia con quella di 5 sopravvissute
all’Olocausto, bambine e adolescenti come lei, con la stessa voglia di
vivere e lo stesso coraggio: Arianna
Szörenyi, Sarah Lichtsztejn-Montard, Helga Weiss e le sorelle Andra e Tatiana Bucci.
Come
sarebbe stata la vita di Anne Frank se avesse potuto vivere dopo
Auschwitz e Bergen Belsen? Cosa ne sarebbe stato dei suoi desideri,
delle speranze di cui scriveva
nei suoi diari? Cosa ci avrebbe raccontato della persecuzione, dei
campi di concentramento? Come avrebbe interpretato la realtà attuale, il
rinascente antisemitismo, i nuovi razzismi? Certo è che, ancora oggi,
Anne resta un punto di riferimento, uno specchio
attraverso cui i ragazzi imparano a guardare il mondo e a farsi delle
domande. Anne scriveva di sé, di ciò che accadeva nell'Europa in
fiamme, del Nazismo. E per confidare le sue paure e le sue riflessioni
inventa un'amica immaginaria: Kitty.
Helen Mirren accompagna gli
spettatori nella storia di Anne
attraverso le parole del diario. Il set è la camera del rifugio segreto
di Amsterdam in cui la ragazzina resta nascosta per oltre due anni. È
stata ricostruita nei minimi dettagli dagli
scenografi del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa. Una straordinaria e dettagliata ricostruzione ambientale che ci riporterà al
1942. Nella stanza ci sono gli oggetti della sua vita, le fotografie
con cui aveva tappezzato le pareti, i quaderni su cui scriveva.
Una giovane attrice, interpretata da Martina Gatti, ha invece il ruolo di guidarci nei luoghi di Anne e delle superstiti della
Shoah. È lei a viaggiare per l'Europa alla scoperta delle tappe della breve vita di Anne. È una giovane di oggi
che vuole conoscere la storia dell’adolescente ebrea diventata simbolo
della più grande tragedia del ‘900 e ci parla soprattutto attraverso i
social.
Sono le foto e i post il suo linguaggio. Attraverso questi, la Gatti
racconta e interpreta quello che scopre, quello che vede, dal campo di
concentramento di Bergen-Belsen in Germania (dove Anne e sua sorella
Margot muoiono) al Memoriale della Shoah di Parigi,
fino alla visita nel rifugio segreto nella capitale olandese. Martina
rappresenta una delle migliaia
di teenager che si sentono vicine ad Anne, una delle tante amiche
immaginarie, delle tante Kitty che ovunque nel mondo sognano di avere un
posto speciale nel cuore della Frank.
Martina
scrive una sorta di diario digitale capace di parlare ai suoi coetanei:
un modo immediato per mettere in relazione le tragedie passate con il
presente, di capire
quale sia oggi l’antidoto contro ogni forma di razzismo, discriminazione e antisemitismo. È
la sua
curiosità, la sua voglia di non restare indifferente, a farci
riscoprire l’assoluta contemporaneità delle parole di Anne Frank, ma
anche la potenza delle voci di chi ancora può ricordare. Quelle di Arianna, Sarah, Helga,
Andra e Tatiana, le storie parallele. Come Anne Frank hanno subito,
da giovanissime, la persecuzione e la deportazione. A loro è stata
negata l’infanzia, hanno perduto nei lager madri, padri fratelli, amici,
amori. I
racconti delle sopravvissute alla Shoah danno voce al silenzio del
diario di Anne, che si interrompe improvvisamente con l’arresto di tutti
gli ospiti del rifugio segreto di Amsterdam il 4 agosto 1944. Donne che
si raccontano, a volte interrotte dall’emozione.
Come quando Arianna, deportata a 11 anni, rievoca i suoi incontri con
la madre attraverso il filo spinato di Auschwitz. Ma nel loro narrare
c’è anche forza, sfida, ironia. Un esempio è la descrizione del gioco
“surreale” che Sarah organizzava in campo con
le altre ragazzine: una gara fra pulci. Non si vinceva niente ma
aiutava a vivere.
Nel documentario, tra le altre, le voci del rabbino Michael Berenbaum, storico e docente
di studi giudaici in diverse università americane, dello storico della Shoah Marcello Pezzetti, direttore del nascente Museo della Shoah di Roma, dell’etnopsicologa francese Nathalie
Zajde, delle testimoni Doris Grozdanovicova e Fanny Hochbaum, della violinista di fama internazionale Francesca
Dego, di Yves Kugelmann giornalista e membro dell’Anne
Frank Fonds, Basel, di Ronald Leopold - direttore dell’Anne
Frank House, del direttore del magazine online Jewpopo Alain Granat, del fotografo Simon
Daval.
La colonna sonora del docu-film è di Lele Marchitelli, che ha firmato le musiche dei film di importanti registi come Giuseppe Piccioni, Renato
De Maria, Cinzia TH Torrini, Riccardo Milani, Carlo Verdone, Paolo Sorrentino. Tra i suoi lavori, anche la colonna sonora de La Grande Bellezza.
L’Anne Frank Fonds
è stata fondata a Basilea nel 1963 da Otto Frank come organizzazione
non profit. La fondazione detiene i diritti per le opere, le lettere e
le foto di Anne Frank e
dei membri della sua famiglia.
#AnneFrank. Vite parallele è prodotto da 3D
Produzioni e Nexo Digital in partecipazione con Rai
Cinema, in collaborazione con l’Anne Frank Fonds di Basilea e
con il Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa. Sarà distribuito nei cinema italiani solo l’11, 12 e 13 novembre con
i media partner Radio Capital e MYmovies. L’evento è patrocinato da UCEI, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
In occasione dell’uscita del docu-film, nasce anche il profilo Instagram @CaraAnneFrank: come
Kitty contemporanee, tutti noi possiamo parlare ad Anne e alle altre
testimoni raccontando loro i nostri pensieri e le nostre emozioni sul
tema della memoria. È questo l’invito rivolto a studenti e lettori in
occasione dell’uscita in sala di #ANNEFRANK. VITE PARALLELE, che
si prefigge di mettere nuovamente in luce l’assoluta
contemporaneità del messaggio e delle testimonianze di Anne, Arianna,
Sarah, Helga, Andra e Tatiana come strumento per decifrare il mondo
attuale e come antidoto contro ogni forma di razzismo.
È
stato inoltre ideato un progetto specifico che prevede la
programmazione di speciali matinée al cinema dedicate alle scuole (per
prenotazioni: Maria Chiara Buongiorno, progetto.scuole@ nexodigital.it,
tel 02 805 1633).
Anne Frank
Anne Frank (1929-1945)
ricevette il diario dalla copertina a quadretti rosso e bianco da suo
padre per il suo tredicesimo compleanno, il 12 giugno 1942. Il suo
ultimo
testo è stato scritto il 1° agosto 1944, tre giorni prima dell’arresto
avvenuto nell'«Alloggio segreto», nello stabile di Prinsengracht 263. ad
Amsterdam. Miep
Gies e Bep Voskuij, due dei dipendenti della ditta di Otto Frank, che
li avevano aiutati nella clandestinità, trovarono i diari di Anne dopo
che la famiglia era stata deportata. Miep
li conservò nella speranza che un giorno sarebbe stata in grado di
restituirli ad Anne. Quando, dopo la guerra, scoprì che era morta in
campo di concentramento, li consegnò al padre Otto, unico sopravvissuto
della famiglia che decise di pubblicarlo. Una scelta
molto tormentata dettata dalla volontà di esaudire il desiderio
espresso da Anne “Voglio continuare a vivere anche dopo la mia morte”. Otto scelse il titolo che Anne avrebbe voluto
"Het Achterhuis", la casa sul retro (l’alloggio segreto).
Commenti
Posta un commento