Guardando Dürer: i libri, i collages e Luca di Leida
Dürer e gli incisori tedeschi del Cinquecento
Guardando
Dürer: i libri, i collages e Luca di Leida
Pesaro, Biblioteca
Oliveriana
2 dicembre 2019 – 16 febbraio 2020
a cura di Luca Baroni
premesse
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Massimo
esponente dell’arte tedesca del Rinascimento, Albrecht Dürer (1471-1528) è
stato uno dei più geniali e innovativi incisori europei. Le sue xilografie,
bulini e acqueforti hanno segnato un punto di svolta nella storia delle arti
grafiche, ispirando generazioni di allievi, emuli, collaboratori, amici e
rivali.
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la mostra
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Nella
rinnovata cornice rinnovata del settecentesco Palazzo Rubini Vesin, al centro
del borgo medioevale di Gradara, i Comuni di Gradara e Pesaro, Gradara Innova
s.r.l. e l’Ente Oliveriano di Pesaro promuovono un’esposizione internazionale dedicata a Dürer e i suoi seguaci per
raccontare, con oltre quattrocento opere e quaranta artisti rappresentati, l’arte
del Rinascimento tedesco nella più
grande mostra sull’argomento mai presentata in Italia, con incisioni provenienti da prestigiose
collezioni private del territorio e dalle raccolte dell’Ente Oliveriano.
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le sedi
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Edificato
nel 1707 dal canonico Giacomo
Rubini, erudito studioso e mentore del celebre archeologo pesarese Annibale
degli Abati Olivieri, Palazzo Rubini
Vesin è, dopo la Rocca, il maggiore edificio all’interno delle mura del
Borgo di Gradara. Già sede del Comune, ospita attualmente il Teatro Comunale, piccolo gioiello da
70 posti ricavato a fine ottocento nell’antica sala delle feste. Il restante piano nobile del palazzo, composto da
otto saloni elegantemente ornati da cornici in stucco e soffitti a incasso, è
stato recentemente ripristinato e convertito a spazio espositivo, recuperando gli originali quadri e arredi originali e riportandolo all’originale splendore
settecentesco.
Palazzo Almerici, una delle
principali testimonianze architettoniche del Settecento pesarese, ospita dal
1892 il lascito di opere d’arte, libri, manoscritti e beni archeologici
donato alla città di Pesaro da Annibale degli Abati Olivieri e dall’amico
Giovan Battista Passeri nel 1787.
Sede della Biblioteca Oliveriana,
trova nella prestigiosa Sala dello
Zodiaco, affrescata dal pittore urbinate Carlo Paolucci, e nelle due sale
adiacenti, un’elegante cornice per mostre temporanee dedicate alla valorizzazione del patrimonio
artistico e librario.
Legati
dall’amicizia dei loro fondatori, Palazzo Rubini Vesin e l’Ente Olivieri
ospiteranno due sezioni complementari della mostra: a Gradara le opere di Dürer e degli incisori tedeschi del
Cinquecento, dai Piccoli Maestri a
Aldegrever, Cranach e altri; a Pesaro, il grande emulo e rivale dell’artista
di Norimberga, Luca di Leida,
assieme a una sezione dedicata a un’insolita pratica settecentesca di
‘guardare’ le stampe: il collage.
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progetto
scientifico
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La
curatela della doppia mostra e della rassegna nella quale essa è inserita è
affidata a Luca Baroni, storico
dell’arte e giovane studente della Scuola Normale Superiore di Pisa. Dopo un
precoce esordio a soli 22 anni come curatore della mostra Simone Cantarini. Opere su carta agli
Uffizi, tenutasi al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi nell’estate del
2015, è stato nominato nel 2019 Direttore dello Spazio espositivo di Palazzo
Rubini Vesin, del quale ha curato il recupero. Supportato da un team di
giovani studiosi, torna ora a occuparsi di grafica con un programma di mostre che, enfatizzando
la tradizione storica del Montefeltro, punta a fare di Palazzo Rubini un punto di riferimento internazionale
per gli studi sull’incisione il primo
spazio espositivo italiano dedicato espressamente alla grafica antica e contemporanea.
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rassegna
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Dürer e gli incisori
tedeschi del Cinquecento costituisce il secondo appuntamento di una rassegna
triennale di eventi di rilievo internazionale dedicati alla grafica. Tre
appuntamenti l’anno – in autunno-inverno con i maestri antichi, in primavera con
mostre didattiche e di approfondimento e in estate con gli artisti
contemporanei, per raccontare la grande vocazione del Montefeltro all’arte
grafica e incisoria.
Dopo
Dürer, la rassegna proseguirà con
le esposizioni Tutto Raffaello. Mostra
fotografica, didattica e d’immaginazione (marzo-giugno 2020) e la
personale Il segno della terra. Dipinti
e incisioni di Luigi Toccacieli (luglio-settembre 2020).
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