MUSEO DI VILLA BERNASCONI A CERNOBBIO (CO):
MUSEO DI VILLA BERNASCONI A CERNOBBIO
(CO):
LE #VOCIDIVILLA RISUONANO TRA LIBERTY E
NUOVE TECNOLOGIE
E OSPITANO 8 GRANDI MANIFESTI DI MARCELLO
DUDOVICH
Non un museo nel senso tradizionale del termine, bensì un’esperienza fatta di suggestioni e connessioni
guidate dalle #vocidivilla: un percorso innovativo e interattivo tra
contenuti multimediali, oggetti e documenti storici in prestito da collezioni
museali e private, ma anche attraverso esperienze multisensoriali.
La villa è uno
dei rari esempi di architettura Liberty sul Lago di Como: venne edificata tra il 1905 e il 1906 su
progetto dell’architetto Alfredo Campanini come “casa alla moda” per
l’ingegnere Davide Bernasconi che, originario di Milano, fondò le omonime
Tessiture Seriche a Cernobbio sul finire del XIX secolo.
Il museo è il
fulcro di "Liberty Tutti", progetto sviluppato dal Comune di Cernobbio in partenariato con la
Cooperativa Sociale Mondovisione per creare un modello di gestione sostenibile
di Villa Bernasconi che valorizzi il coinvolgimento dei giovani, sia in termini
di creatività che di professionalità, avvalendosi anche delle nuove tecnologie.
Per questo motivo le installazioni interattive sono state realizzate da Sfelab,
Olo Creative Farm, Rataplan, Antiorario Video.
“Liberty tutti” è
cofinanziato da Fondazione Cariplo (Bando Patrimonio Culturale per lo sviluppo.
Anno 2015). L’iniziativa è
stata inoltre realizzata con il
contributo di Regione Lombardia (Bando Territori Creativi, finalizzato alla
promozione dei temi moda e design attraverso le nuove tecnologie) e prevede
il coinvolgimento, a vario titolo, di numerose e importanti istituzioni museali
e culturali del territorio e non solo, come la Pinacoteca Civica di Como, il
Museo della Seta, il Museo del Cavallo Giocattolo, il Teatro Sociale di Como,
l’Associazione Arte&Arte, Como Città dei Balocchi, Fondazione Alessandro
Volta, Fondazione Arte Nova.
IL CONCEPT DEL
MUSEO
Il concept del museo è quello della “casa che parla”: è la stessa Villa Bernasconi, infatti, a guidare
il visitatore nel percorso museale attraverso il racconto in prima persona. Una nuova idea di museo che coinvolge il
visitatore attivamente ed emotivamente, ponendolo al centro della narrazione e
trasformandolo in un “ospite”.
La visita, che inizia già all’esterno
dell’edificio con alcune suggestioni sonore, si struttura sui due piani nobili della Villa, ma il percorso non è vincolato e il
visitatore può muoversi liberamente tra le stanze, proprio come in una casa.
Al piano rialzato
viene raccontato il contesto storico, artistico e culturale del periodo di
edificazione della villa (ovvero i primi del ‘900 e la Belle Epoque), di cui la villa stessa ben simboleggia
le trasformazioni sociali, economiche, culturali ed estetiche, e di cui rappresenta
l’intrinseco spirito di modernità.
Al piano
superiore viene invece raccontata la storia dell’imprenditore primo
proprietario della villa, Davide Bernasconi, quella della sua famiglia e
soprattutto dell’azienda da lui fondata, le Tessiture Bernasconi, con un focus sul ruolo innovativo e
sulla ricaduta che la sua attività imprenditoriale ha avuto per tutto il
distretto serico comasco e per il territorio, in diretto confronto con la
creatività innovativa contemporanea.
MARCELLO DUDOVICH
A VILLA BERNASCONI
Fino al 16
febbraio 2020 il Museo di Villa Bernasconi ospita una sezione della mostra
“Marcello Dudovich (1878-1962). Fotografia tra arte e passione” (la mostra principale è allestita al
m.a.x. museo di Chiasso).
Nella sala della
musica e nella sala da pranzo sono infatti esposti sette
grandi manifesti realizzati dal
grande illustratore e cartellonista triestino nello stesso periodo in cui la villa fu costruita e frequentata da molti
esponenti dell’intellighenzia lombarda del tempo, come Giulio Ricordi, editore
musicale e compositore italiano, grande amico di Marcello Dudovich. Tra questi,
una tra le più conosciute e rinomate opere di Dudovich per il marchio di moda
“Mele & C. Napoli”: la bellissima litografia del 1908 “Eleganti novità –
mode. Massimo buon mercato” che è stata anche selezionata per rappresentare la
Repubblica Italiana nell’emissione filatelica per la commemorazione Europa 2003
“L’arte dei poster”.
Al primo piano, invece, nella Stanza delle Bernasconi, si trova anche il manifesto “Onoranze a
Volta nel Centenario della Pila”, creato da Dudovich per la Riapertura
dell’Esposizione Voltiana al Teatro Sociale di Como nel 1899 (prestito della Società Palchettisti del
Teatro Sociale di Como, fondata nel 1764 e ancora attiva nel promuovere la
cultura e la musica a Como). Proprio in occasione della Esposizione Voltiana
del 1899 fu presentata ufficialmente la nuova società delle Tessiture Seriche
Bernasconi di Cernobbio, costituita e quotata in borsa nello stesso anno,
fondata da Davide Bernasconi, primo proprietario di Villa Bernasconi.
In occasione della mostra il Museo di Villa Bernasconi organizza anche
alcuni eventi collaterali, tra cui i
laboratori creativi per bambini “Giocare con l’arte” a cura di Fata Morgana,
ispirati all’arte di Marcello Dudovich, durante i quali i partecipanti
conosceranno da vicino questo artista che fin da bambino riempiva i suoi
quaderni di figure e immagini: un personaggio davvero ecclettico ed
affascinante.
IL PERCORSO
MUSEALE
La prima sala che si incontra – che funge da ingresso
al percorso espositivo ed è l’unica
tappa fissa - è quella che una volta era lo studio di Davide Bernasconi. La storia della villa viene raccontata
in prima persona dalla voce della villa stessa, attraverso un modernissimo
tavolo interattivo progettato e realizzato da Sfelab: quattro storie, a partire
dalla sua costruzione e dal suo stile architettonico, illustrano tutte le
funzioni che ha ricoperto da allora: da casa di famiglia a sede della Guardia
di Finanza, poi del municipio, a seguire luogo dedicato a mostre ed eventi, ed
infine, oggi, museo. Qui è presente anche il ritratto della villa realizzato
dal pittore Matteo Galvano e donato dall’artista al museo.
La hall è stata scelta per ospitare, a rotazione, un’installazione site specific
di arte contemporanea, che si confronterà di volta in volta con il ricco ed
esuberante apparato ornamentale Liberty dell’ambiente. Questa operazione
culturale vuole evidenziare, in chiave innovativa, i temi centrali del Liberty,
facendo dialogare l’architettura della villa con nuovi stimoli artistici ed in
particolare con la fiber art. Lo spazio si presenta ancora intatto con i suoi
ricchi decori in stucco o affrescati e nobilitati dai ferri battuti della
scalinata e dalle grandi vetrate a tema floreale.
Quello che originariamente era l’ingresso, la stanza in cui è
possibile ammirare da vicino i decori in cemento modellato ispirati al ciclo
vitale del baco da seta che caratterizzano Villa Bernasconi, diventa ora il luogo dedicato all’approfondimento del
Liberty. Lo spazio è arredato con un
salottino d’epoca in cui i visitatori potranno sedersi, rilassarsi, e – per
chi è interessato ad approfondire tematiche legate all’Art Nouveau – consultare
libri e multimedia. Qui è allestita
anche la Wikistazione (la prima e unica in Italia) in collaborazione con Wikimedia Italia ed è inoltre presente un
telefono d’epoca al quale i visitatori potranno ricevere alcune chiamate
dirette a Davide Bernasconi e ai suoi familiari ed ispirate a fatti
realmente accaduti nel 1906, come documentati dal quotidiano locale La
Provincia.
La sala della
musica, che originariamente
ospitava un pianoforte a coda, racconta la vita culturale all’inizio del
XX secolo, approfondendo in particolar modo l’aspetto musicale grazie a un’esperienza immersiva che riproduce
musiche dei primi del Novecento attraverso l’innovativo
progetto di sound design dei giovani ingegneri comaschi Isaia Piazzoli e
Nadir Bertolasi: “Lumbertone”
è un’installazione particolare, dal design ispirato alle linee curve e morbide
dello stile Liberty in omaggio a Villa Bernasconi, realizzata con legno
Stradivari, l’abete della Val di Fiemme, tagliato “di quarto”, come in liuteria,
per garantire migliori qualità sonore. In Villa Bernasconi anche il legno ha
una voce e l’esperienza fornita da questa installazione è ancora più unica
perché, a differenza dei diffusori tradizionali, tutta la sua superficie vibra,
mettendo in movimento l’aria, e rendendo così la percezione del suono più ricca
e simile a quella offerta da uno strumento musicale.
Anche quella che era la sala da
pranzo parla della vita sociale di Villa Bernasconi, non solo attraverso un’installazione olografica che
ricostruisce una cena in villa nel
passato insieme alla famiglia e a ospiti illustri come l’onorevole Paolo
Carcano (cui oggi è intitolata la prestigiosa scuola tecnica superiore del
Setificio a Como), ma anche grazie agli eventi
futuri che verranno organizzati e ospitati in questa stanza, dove a
disposizione del pubblico è collocato anche un prezioso pianoforte a coda
Pleyel della collezione “Laura Alvini”.
Al primo piano,
installazioni interattive accompagnano il passaggio
all’area della villa che racconta la storia della famiglia e delle industrie di
Davide Bernasconi. Il ciclo di vita del baco da seta, già rappresentato nei
decori esterni della villa, viene ripreso anche nell’opera artistica di Clelia Caliari. Il tema
dell’innovatività nel campo del tessile viene riproposto grazie a un telaio creato dal giovane artigiano
Matteo Salusso, che mostra la semplificazione del lavoro della
tessitura attraverso il suo brevetto del pettine liccio tubolare. I visitatori potranno tessere al telaio e
contribuire così alla creazione di un tessuto potenzialmente infinito.
Le pareti di quella che era la camera matrimoniale - come le pagine di
un album dei ricordi - raccolgono le foto e i cimeli di famiglia, un grande
specchio regala per un attimo la possibilità di entrare con ingegnere e
consorte in un “ritratto di famiglia”. Nella stanza adiacente viene invece
illustrata la storia delle Tessiture
Bernasconi, non solo con materiali e oggetti storici, ma anche attraverso i
ricordi delle persone che ci hanno lavorato. Prendendo spunto da uno schedario
in prestito dal Museo della Seta di Como che conserva i cartellini metallici
degli impiegati delle Tessiture Bernasconi, una moderna cassettiera interattiva e multimediale – che si arricchisce
con nuovi cassetti e altrettante storie man mano che le ricerche avanzano -
permette infatti ai visitatori di rivivere i ricordi di operai, impiegati e
dirigenti (che sono stati raccolti con una call rivolta ai cittadini):
basterà aprire i cassetti che li contengono.
Una
stanza del percorso espositivo è infine dedicata al racconto dell’eredità simbolica delle Tessiture Bernasconi, attraverso
le attività produttive attuali che riprendono nel contemporaneo il loro
spirito imprenditoriale e che possono presentare, a rotazione, grazie al coinvolgimento
di Confartigianato Settore Moda, i loro progetti più innovativi
INTERATTIVITA’ E
INSTALLAZIONI MULTISENSORIALI
Il Museo, negli anni, è diventato sempre più multiesperienziale e interattivo, grazie anche agli allestimenti realizzati con nuovi contributi
assegnati nell’anno 2018 da Regione Lombardia.
A partire dalle installazioni ospitate
nelle stanze della Villa, che uniscono
tecnologia e storytelling, come la “Bacheca
degli oggetti parlanti”, realizzata da Rataplan, in cui gli strumenti
di lavoro - recuperati tra gli ex dipendenti delle Tessiture Seriche Bernasconi
(Davide Bernasconi era il primo proprietario della Villa) e le ditte che ne
hanno raccolto l’eredità - fanno ascoltare la propria voce ai visitatori che li
toccano, grazie a speciali sensori che si attivano con il contatto.
L’installazione è progettata per essere arricchita in futuro con altri oggetti
parlanti, così come la “Cassettiera
interattiva dei ricordi” a cura di Sfelab.
Al primo piano, i
visitatori incontrano l’installazione scenografica multisensoriale “Sulle
ali della seta” realizzata da un
team artistico di cui fanno parte lo scenografo Ivo Tomasi, formatosi
all’Accademia di Belle Arti di Brera e perfezionatosi al Teatro alla Scala di
Milano, la scenografa e decoratrice Elisabetta Guglielmo, titolare di un
laboratorio di allestimenti artistici, e il fonico e musicista Giorgio
Andreoli.
Irrompendo tra i muri di Villa Bernasconi, le farfalle del baco da
seta e la vegetazione delle sfarzose decorazioni Liberty delle facciate esterne
della villa fanno il loro ingresso in una delle stanze al primo piano.
Scultura, scenografia, decorazioni, luci e musiche si armonizzano in un’opera nella
quale è possibile entrare, ascoltare suoni che evocano il periodo storico e
l’operosità industriale dell’ingegner Bernasconi e diventare parte integrante
dell’opera stessa attraverso la propria immagine, riflessa da un enorme
specchio che nello stesso tempo porta alla luce i campionari delle sete
prodotte sul territorio di Cernobbio e della provincia di Como. Quest’opera si
riferisce al progetto in partenariato con il Museo della Seta “Ti facciamo il
filo!” finanziato da Fondazione Cariplo.
Curiose, inconsuete, a tratti anche divertenti sono le installazioni
presenti a Villa Bernasconi fin dall’inaugurazione: come la videoinstallazione olografica “La cena”,
a cura di OLO creative farm, che riproduce in scala 1:12 la sala da pranzo del
Cavalier Bernasconi (il primo proprietario della Villa), grazie a una
mini-scenografia con arredi in stile. L’installazione dà vita, tramite la
tecnica oleografica, a una cena immaginaria - ma realistica per i contenuti
storici tratti dal quotidiano La Provincia del 1906 – che, ispirandosi nella
sceneggiatura a "Il fascino discreto della borghesia" di Luis Buñuel,
racconta attraverso dialoghi, a tratti surreali, il contesto sociale di una
delle famiglie più influenti dell'epoca.
Ma anche l’installazione
interattiva progettata e realizzata da Rataplan, che riscuote sempre grande
entusiasmo: un telefono originale degli anni Trenta opportunamente
adattato e programmato per far squillare l’apparecchio a tempo e far partire,
quando il visitatore alza il ricevitore, una serie di telefonate registrate. Le
“telefonate” sono costituite da file audio mp4 in cui diversi attori
interpretano personaggi legati, direttamente o indirettamente, alla famiglia
Bernasconi: ogni chiamata ricorda un evento storico del Novecento
particolarmente significativo per la famiglia, la villa e la città di Cernobbio
e offre al visitatore la possibilità di vestire, per il tempo di una chiamata,
i panni del “padrone di casa”.
ATTIVITA’ E
INIZIATIVE
Fino al 27 aprile
2020, tutti i lunedì dalle 15 alle 18 i visitatori della Villa potranno provare “Il tocco della seta”, un originale trattamento estetico per il
rilassamento di collo, spalle e testa eseguito con foulard di seta dalle
allieve dell’Istituto CIAS Formazione professionale e impresa srl di Como, che coniugheranno
lavoro e cultura per accrescere il coinvolgimento emotivo dei visitatori. Le manovre di oscillazione verranno eseguite con foulard di
seta per aumentare l’effetto rilassante. La seta infatti, che ha una funzione
termoregolatrice, permette una digitopressione su viso e testa atta a
riattivare il microcircolo e a regolare il respiro per una maggior
ossigenazione, che conferisce immediatamente una sensazione di benessere. A
conclusione dell’esperienza sensoriale verrà offerta una tisana calda.
Il trattamento ha
una durata complessiva di circa 15 minuti ed è compreso nel costo del biglietto
di ingresso al museo, ma con prenotazione obbligatoria sul sito
www.villabernasconi.eu (link: www.villabernasconi.eu/eventi/il-toccodella-seta/
).
In collaborazione con CIAS Formazione professionale e impresa srl di
Como e con Confartigianato Imprese Como, settore Moda e Benessere.
Martedì 17
dicembre, dalle 14 alle 17
Laboratorio artistico
floreale di riconoscimento botanico delle decorazioni liberty, ideato e realizzato sulla base dei
risultati di una ricerca condotta da un gruppo di studenti dell’Istituto
Tecnico Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, Gestione dell’Ambiente e del
Territorio “Giordano Dell’Amore”: guidati dai docenti di rappresentazione
grafica e riconoscimento botanico, hanno svolto dapprima una descrizione delle
decorazioni presenti in Villa Bernasconi e degli elementi che le compongono,
riconoscendo frutti e fiori, e successivamente hanno seguito un laboratorio di
disegno dal vero degli stessi elementi. Il progetto è stato realizzato grazie
ad un nuovo contributo di Regione Lombardia sul bando Avviso unico per la
cultura 2019. Il laboratorio si svolgerà all'interno delle stanze di Villa
Bernasconi dove sono presenti i decori studiati dai ragazzi. Il Comune di
Cernobbio, tra l’altro, è stato recentemente insignito del Marchio Nazionale di
Qualità dell’Ambiente di Vita – Comune Fiorito.
Il laboratorio è realizzato in
collaborazione con Fondazione Minoprio, che è stata coinvolta dal Comune di
Cernobbio nell’ambito del progetto “Le storie di Villa Bernasconi” per il
riconoscimento botanico delle decorazioni in legno, vetro e ferro presenti
sulle porte, le vetrate e lo scalone della Villa.
Partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria
al n. 031-3347209.
E’ inoltre possibile prenotare l’originale visita guidata giocata “20 personaggi su un filo di seta” (per
gruppi max di 20 persone - target adulti e ragazzi).
L’attività, ispirata al format originale di “Giochiamoci- Ass. di
promozione sociale”, è una visita guidata interattiva che offre ai visitatori,
amanti dei giochi di ruolo e di società, l'opportunità di entrare
nell'atmosfera e nella storia di un luogo e delle persone che l'hanno vissuto,
apprendendone le vicende, giocando, divertendosi e socializzando. I
visitatori-giocatori assumono il ruolo dei personaggi storici coinvolti in un
particolare avvenimento storico (il più possibile fedele ai reali accadimenti,
in parte romanzati secondo le finalità ludiche) e dunque si trovano a rivivere,
mettendola in scena, una storia vera, che nel caso di Villa Bernasconi è
ambientata nel 1906 ed è ispirata alle vicende economiche legate al rinnovo dei
trattati commerciali con gli altri paesi europei e di altri accordi per
favorire il comparto dell'industria serica e rafforzare le esportazioni. La
visita è guidata dal personale di sala e prevede l’integrazione nel gioco delle
installazioni multimediali e dei contenuti del percorso museale; la casa
inviterà quindi i visitatori a compiere azioni finalizzate a risolvere un
piccolo enigma o quiz per procedere nella visita.
PER I BAMBINI
Sabato 23 e
domenica 24 novembre, alle ore 16.30,
“Concerto per pianoforte e strumenti
giocattolo” (per bambini dai 6 ai 10 anni), a cura di Ensemble Musica per
Gioco (strumenti giocattolo) e Antonietta Loffredo (pianoforte). I bambini
saranno invitati a prendere parte attivamente allo spettacolo con piccoli
strumenti offerti dall’organizzazione. Musiche di L. Mozart, B. Romberg e C.
Meyer.
Posti limitati con prenotazione obbligatoria sul sito https://www.villabernasconi.eu/eventi/appuntamento-musicale-per-i-piu-piccoli/). Costo euro 10 (comprensivo di ingresso
gratuito al museo per un adulto accompagnatore).
L’evento è organizzato dall’Associazione Carducci di Como nell’ambito
del progetto finanziato da Fondazione Cariplo “Ad Maiora”.
30 novembre, 14
dicembre, 18 gennaio, 8 febbraio, dalle 15 alle 17, laboratori “Giocare
con l’arte / Marcello Dudovich” (per bambini dai 5 agli 11 anni).
Laboratorio creativo ispirato all’arte di Marcello Dudovich, in
occasione della mostra omonima. Come saranno le campagne pubblicitarie dei
bambini degli anni 2000? Il laboratorio, partendo dalla fotografia, attraverso
il disegno condurrà alla realizzazione di un manifesto.
Prenotazione sul sito https://www.villabernasconi.eu/eventi/giocare-con-larte-marcello-dudovich/ . Costo euro 15.
NATALE IN VILLA
Il ciclo di eventi prevede un appuntamento fisso per ogni giorno della
settimana, dall’ 1 al 24 dicembre (compreso nel biglietto di ingresso al museo)
Lunedì: merenda
natalizia con tè speziato e biscotti al tavolino del Tocco della Seta;
Martedì: letture di
racconti sul Natale nel salottino liberty;
Mercoledì: mini laboratori
per la creazione di biglietti d'auguri, festoni, ghirlande;
Giovedì: giochi natalizi
nella sala da pranzo con il teatrino di carta;
Venerdì: visita
esclusiva in torretta dove esprimere un desiderio o un augurio per Natale;
Sabato: caccia al
tesoro tematica;
Domenica: sala da ballo
con musiche natalizie dell'epoca nella sala della musica su Lumbertone.
La Vigilia di Natale, il 24 dicembre, dalle 14 alle 18 festa con distribuzione di doni ai
bambini della scuola primaria, con animazione di Fata Morgana.
INFORMAZIONI E
CONTATTI
Orari: dal lunedì
al venerdì 14-18; sabato, domenica e festivi 10-18
Biglietti: € 8,00
intero - € 5,00 ridotto. Gratis under 14 e over 75
I possessori del biglietto della mostra “Marcello Dudovich (1878-1962).
Fotografia fra arte e passione” del
m.a.x. museo di Chiasso avranno diritto al biglietto ridotto.
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