Giulio Cavalli “Mio padre in una scatola da scarpe” (Rizzoli).

Una storia di persone, d'amore e omertà

Presentato al Circolo della Stampa di Milano il primo romanzo di Giulio Cavalli

“Capita a tutti l’occasione di essere giusti” costituisce la prima occasione pubblica in cui sarà presentato il primo romanzo di Giulio Cavalli “Mio padre in una scatola da scarpe” (Rizzoli). Il dibattito, in calendario per le ore 18 del 17 settembre al Circolo della Stampa di Milano, è pensato per dare voce al narratore e aprire una possibilità di discussione sui grandi temi che attraversano le pagine del libro: umanità, omertà, bullismo.

Da qui la scelta dei relatori:
Giulio Cavalli, autore de Mio padre in una scatola da scarpe, che racconta la storia vera di Michele Landa, il metronotte ucciso nel casertano a colpi di pistola alle 4 del mattino del 6 settembre del 2006 e poi ritrovato carbonizzato dentro la sua auto;
Giuseppe Gennari, magistrato a Milano dal 1999, per anni si è occupato di criminalità economica, dal 2006 lavora presso l'ufficio Gip, dove ha seguito indagini di rilevanza nazionale, negli ultimi anni ha svolto le funzioni di giudice per le indagini preliminari nelle principali inchieste di 'ndrangheta condotte a Milano, è autore di Le fondamenta della città edito da Mondadori;
Ivano  Zoppi,  educatore  e  formatore  è  fondatore  e  presidente  della  Cooperativa  sociale Pepita  onlus  che  da  anni  si  occupa  della  realizzazione  di  interventi  di  prevenzione  del
disagio adolescenziale e giovanile, attualmente è  docente  di  laboratorio  presso  l’Università  Cattolica  di  Milano - Facoltà  di Scienze  della  Formazione  Primaria  e  Facoltà  di  Scienze  dell’Educazione  (laurea specialistica).
Modera Luciano Genovese, giornalista, editore Gruppo iNetweek.

È con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani su un tema tanto rilevante come quello legato all'omertà che la Cooperativa Pepita Onlus organizzerà un FlashMob alle ore 17.30 nelle adiacenze del Circolo della Stampa coinvolgendo 30 ragazzi delle scuole medie inferiori che hanno già partecipato al progetto #parlachetipassa. Trenta ragazzi bendati si porteranno mantenendo il silenzio su altrettante scatole da scarpe. Dopo una manciata di secondi interminabili, scioglieranno le righe e urlando il claim #parlachetipassa, apriranno le scatole e consegneranno agli astanti il segnalibro. Info e dettagli su www.pepita.it.

"Quando Angela mi ha raccontato la storia di suo padre, che è poi anche la sua, io che la storia l'avevo già ascoltata da un giornalista e un amico, Sergio Nazzaro, ora però che la ascoltavo in diretta, così, al tavolo come quando ci si siede al tavolo con gli assicuratori, ho avuto la sensazione che colasse. Non c'era niente di più da estrarre o da spulciare, sarebbe bastato un contenitore. Ecco, forse questo libro è la pinta di quella storia. Che vi giuro aveva già tutti i sapori".  G.Cavalli

Il romanzo di Cavalli sgorga con impeto da cuore per gettare la maschera del giornalista d’inchiesta e narrare con la voce di chi, nel nostro Paese, è costretto a vivere ogni giorno…da eroe.


Ispirato alla vera storia della famiglia Landa, il romanzo girerà l’Italia in un reading teatrale.

GIULIO CAVALLI  "Mio padre in una scatola da scarpe"
Serve coraggio per vivere e amare senza chinare la testa, senza smettere di lottare.
Michele Landa non è un eroe, e neppure un criminale. Tutto ciò che desidera è coltivare il suo orto e godersi la famiglia; vuole guardarsi allo specchio e vederci dentro una persona pulita. Ma a Mondragone serve coraggio anche per vivere tranquilli: chi non cerca guai è costretto a confrontarsi ogni giorno con gli spari e le minacce dei Torre e con l’omertà dei compaesani. Michele conosce la posta in gioco, ha perso il lavoro e molti amici, ma è convinto, nonostante tutto, che in quel deserto si possa costruire qualcosa di bello e provare a essere felici. Al suo fianco c’è Rosalba, “la silenziosa”: dopo quarant’anni si amano come il primo giorno, sono diventati genitori e nonni, sognano una casa grande e un albero di mele. Ma si può immaginare una vita diversa, in una terra paralizzata dalla paura? Con una scrittura avvolgente e il piglio di un autentico cantastorie, Giulio Cavalli racconta un’Italia dimenticata e indifesa, ricordandoci che non serve fare rumore per diventare eroi delle piccole cose.

GIULIO CAVALLI (Milano, 1977) scrittore e autore teatrale, dal 2007 vive sotto scorta a causa del suo impegno contro le mafie. Collabora con varie testate giornalistiche e ha pubblicato diversi libri d’inchiesta, tra i quali ricordiamo Nomi, cognomi e infami (2010) e L'innocenza di Giulio (2012). È stato membro dell’Osservatorio sulla legalità e consigliere regionale in Lombardia.

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