ALDO MONDINO, MODERNO, POSTMODERNO, CONTEMPORANEO a VILLA CROCE Genova 24.09 – 27.11 2016


Genova: Museo Villa Croce, Archivio Mondino e Palazzo della Meridiana
Presentano dal 24.09 – 27.11 2016
ALDO MONDINO
MODERNO, POSTMODERNO, CONTEMPORANEO
a cura di Ilaria Bonacossa in collaborazione con Archivio Aldo Mondino
PERCORSO
- Genova,
MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DI VILLA CROCE Opere 1960 – 2004
- Genova,
PALAZZO DELLA MERIDIANA Opere 1980 – 2004
- Installazioni
Site-Specific
Palazzo Ducale / Palazzo Rosso / Palazzo Bianco /
Palazzo Reale /
Casa di Colombo / Aquario di Genova
A undici anni dalla morte di Aldo Mondino (Torino,
1938–2005), il Museo di Villa Croce, in collaborazione con l'Archivio Aldo
Mondino e Palazzo della Meridiana, presenta: Aldo Mondino. Moderno,
Postmoderno, Contemporaneo.
La mostra, a cura di Ilaria
Bonaccossa, si articola in due sedi,
presentando la
produzione pittorica, scultorea e ambientale di qurant'anni di ricerche che per le loro
qualità formali e concettuali sembrano frutto di molteplici personalità
artistiche. Questa grande antologica vuole mostrare le qualità della poliedrica
produzione di quest'artista piemontese per permettere al mondo internazionale
dell'arte di comprenderne l'importanza.
Artista tra i più eclettici della sua generazione, Aldo Mondino è il più significativo rappresentante della poetica
Post-Moderna italiana. Attraverso il suo lavoro si è riappropriato delle
ricerche stilistiche e formali delle avanguardie artistiche, citando e
scherzando allo stesso tempo con le opere dei suoi contemporanei.
I riferimenti presenti nei suoi lavori spaziano dal Surrealismo alle
ricerche Dada, dal Pop al Concettuale fino a citare e stravolgere le opere di
grandi maestri come Casorati, Degas, Picasso, Giacometti o Capogrossi. Mondino
pratica tutto il contrario di tutto, mescola tecniche, materiali e generi,
cambiando il modo di vedere le cose e la loro funzione (esemplari i tappeti
dipinti su eraclite). A partire dai primi anni ‘80, realizza sculture di
cioccolato, dipinti su linoleum, mosaici di marshmallow, tappeti di caffè e di
granaglie, lampadari di penne Bic oltre a sculture in bronzo, vetro, ceramica e
legno. Tutto per Mondino è fonte d’ispirazione, dagli abbecedari ai classici
dell’arte, dal Palio di Siena alle tradizioni religiose e mistiche. Si resta
esterrefatti da come il suo lavoro possa essere giocoso e infantile,
appassionato ed emotivo, introspettivo e drammatico ma sempre irriverente e
ironico. Amico di Armando Testa, che lo vorrebbe spingere a fare il
pubblicitario, elabora un inedito rapporto tra parole e immagini, trasformando
i suoi titoli in catalizzatori di significato, che attraverso irriverenti
giochi di parole stravolgono la lettura dei lavori. La seconda parte della sua
vita è segnata da un inarrestabile bisogno di perdere coscienza di sé. Questa
forma d’escapismo da un’Italia travolta dal Boom economico e stravolta dalle
lotte di classe, si manifesta, come nell’amico e compagno di ricerche Alighiero
Boetti, nella ricerca mistica, nell’alcool e nelle donne, ma soprattutto in
lunghi soggiorni in luoghi esotici, (Turchia, Marocco o India), in cui trova i
soggetti per la sua pittura.
Il Museo di Villa Croce presenta la prima produzione di
Aldo Mondino concentrandosi sulle straordinarie installazioni ambientali
dell’artista, sulle opere di matrice Pop (presentati alla Biennale di Venezia
del 1964) e sui lavori creati con il cioccolato e le caramelle in risposta alle
ricerche dell’Arte Povera. Palazzo della Meridiana, invece, presenta importanti
cicli pittorici legati alla sua fase più matura, opere nate dai suoi viaggi
nel bacino del Mediterraneo, opere come i ‘dervisci’ che, catturati nel loro
roteare mistico, gli valsero numerosi riconoscimenti e un padiglione
monografico a La Biennale di Venezia del 1993.
La mostra, inoltre si arricchisce di sei interventi
monumentali installati in alcune delle più importanti istituzioni museali
genovesi, articolandosi come un percorso sorprendente, in cui niente è come
appare e in cui la grandiosa e storia della città viene reinterpretata
dall’ironia dissacrante di questo artista.
Aldo Mondino. Moderno, Postmoderno, Contemporaneo, diventa una caccia al tesoro che dalle sale neoclassiche di Villa Croce, ci spinge a scoprire la medievale Casa di Colombo, stupendoci con la superba monumentalità di Palazzo Ducale, per entrare nei saloni da ballo dei famosi Palazzi di Strada Nuova; dopo averci fatto affacciare sul mare delle terrazze di Palazzo Reale, ci immerge sottacqua nelle sale dell’Acquario, guidandoci fino al meraviglioso atrio liberty
Aldo Mondino. Moderno, Postmoderno, Contemporaneo, diventa una caccia al tesoro che dalle sale neoclassiche di Villa Croce, ci spinge a scoprire la medievale Casa di Colombo, stupendoci con la superba monumentalità di Palazzo Ducale, per entrare nei saloni da ballo dei famosi Palazzi di Strada Nuova; dopo averci fatto affacciare sul mare delle terrazze di Palazzo Reale, ci immerge sottacqua nelle sale dell’Acquario, guidandoci fino al meraviglioso atrio liberty
Note:
Aldo Mondino è nato a Torino nel
1938, dove è morto nel 2005.
Nel 1959 si trasferisce a Parigi, dove frequenta l’atelier di William Heyter e l’Ecole du Louvre. Si iscrive al corso di mosaico dell’Accademia di Belle Arti con Gino Severini. Nel 1960, rientrato in Italia, inizia la sua attività espositiva alla Galleria L’Immagine di Torino (1961) e alla Galleria Alfa di Venezia (1962). L’incontro con Gian Enzo Sperone, direttore della Galleria Il Punto, diventa fondamentale per la sua carriera artistica, con un sodalizio lungo una vita. Importanti personali vengono presentate anche presso la Galleria Stein di Torino, lo Studio Marconi di Milano, la Galleria La Salita di Roma, la Galleria Paludetto di Torino. Tra le principali mostre si ricordano le tre partecipazioni alle Biennali di Venezia del 1964, 1976 e del 1993, le personali al Museum für Moderne Kunst – Palais Lichtenstein di Vienna (1991), al Suthanamet Museo Topkapi di Istanbul (1992, 1996), al Museo Ebraico di Bologna (1995), alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Trento (2000), Aldologica alla Loggetta Lombardesca di Ravenna (2003); alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di San Marino (2007); a Palazzo del Monferrato e Palazzo Cuttica di Alessandria (2008); Aldo Mondino Scultore a Pietrasanta (2010); alla Fondazione Mudima di Milano (2013) e alla recente mostra collettiva ONE TORINO. Shit and Die, Torino, 2014.
Le sue opere appartengono alle collezioni permanenti di molti musei italiani e internazionali, oltre ad arricchire numerose collezioni private.
Nel 1959 si trasferisce a Parigi, dove frequenta l’atelier di William Heyter e l’Ecole du Louvre. Si iscrive al corso di mosaico dell’Accademia di Belle Arti con Gino Severini. Nel 1960, rientrato in Italia, inizia la sua attività espositiva alla Galleria L’Immagine di Torino (1961) e alla Galleria Alfa di Venezia (1962). L’incontro con Gian Enzo Sperone, direttore della Galleria Il Punto, diventa fondamentale per la sua carriera artistica, con un sodalizio lungo una vita. Importanti personali vengono presentate anche presso la Galleria Stein di Torino, lo Studio Marconi di Milano, la Galleria La Salita di Roma, la Galleria Paludetto di Torino. Tra le principali mostre si ricordano le tre partecipazioni alle Biennali di Venezia del 1964, 1976 e del 1993, le personali al Museum für Moderne Kunst – Palais Lichtenstein di Vienna (1991), al Suthanamet Museo Topkapi di Istanbul (1992, 1996), al Museo Ebraico di Bologna (1995), alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Trento (2000), Aldologica alla Loggetta Lombardesca di Ravenna (2003); alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di San Marino (2007); a Palazzo del Monferrato e Palazzo Cuttica di Alessandria (2008); Aldo Mondino Scultore a Pietrasanta (2010); alla Fondazione Mudima di Milano (2013) e alla recente mostra collettiva ONE TORINO. Shit and Die, Torino, 2014.
Le sue opere appartengono alle collezioni permanenti di molti musei italiani e internazionali, oltre ad arricchire numerose collezioni private.
In occasione della mostra l’Archivio Mondino pubblica il 1° volume del
catalogo generale dell’opera di Aldo Mondino, edito da Allemandi, Torino www.aldomondino.it
Museo Villa Croce
via
Jacopo Ruffini 3, 16128 Genova
telefono
010 580069/585772
luisa.mazier@gmail.com
Palazzo della Meridiana
salita
San Francesco 4, 16124 Genova
telefono
010 25 41996
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