Dal 23 aprile 2015 riapre la Carrara.- Bergamo
Dal 23 aprile 2015 riapre la Carrara.
Pisanello, Mantegna, Raffaello, Lotto, Moroni, Fra Galgario:
un viaggio di cinque secoli nella storia dell'arte italiana.
Il 2015 è l’anno
di riapertura di Accademia Carrara di Bergamo, l’anno di inizio di un nuovo
percorso, di una nuova avventura che conferma la Carrara museo vivo, ricco e
accogliente.
Nata nel 1796
dall’idea visionaria del nobile bergamasco Giacomo Carrara, che ha dato vita a
un’istituzione museale a partire dalla propria passione di collezionista,
Accademia Carrara si distingue nel panorama artistico italiano per identità e
qualità del suo patrimonio: è da sempre considerata museo del collezionismo
italiano e fra le più affascinanti raccolte d'arte dal Quattrocento
all’Ottocento, con un nucleo rinascimentale di rilievo.
La nuova Carrara
si propone oggi modello di museo per il XXI secolo, patrimonio comune d’Italia
e del mondo.
Cinque i campi di
intervento principali durante i sette anni di chiusura, un periodo necessario
alla realizzazione di lavori, non più rinviabili: il completo aggiornamento dei
servizi per il pubblico, la ristrutturazione della sede neoclassica, il nuovo
allestimento, la campagna di restauri dei capolavori e la valorizzazione della
collezione in Italia e nel mondo.
I lavori
riconsegnano agli appassionati un museo dotato di standard di conservazione
adeguati allo straordinario patrimonio che custodisce. Un investimento
eccezionale da parte del Comune di Bergamo che ha sostenuto l’intervento con
oltre 10 milioni di euro, ai quali è da aggiungere il fondamentale
finanziamento di 1.250.000 euro della Fondazione Credito Bergamasco che ha
consentito di completare l’allestimento museale. Il risultato è un museo
innovativo dal punto di vista del percorso e della distribuzione degli spazi,
composto da ventotto sale, tredici al primo piano e quindici al secondo. Il
completo aggiornamento dei servizi, quali lo spazio didattico, il museum shop,
la sala video, ha reso la nuova Carrara accogliente, grazie alla particolare
attenzione verso il pubblico di ogni età, ed efficiente, grazie ai supporti e
alle innovazioni tecnologiche.
Gli anni di
presenza del cantiere non sono stati impiegati esclusivamente per intervenire
sullo storico edificio neoclassico, progettato da Simone Elia, al contrario, la
Carrara ha messo a frutto il periodo per ripensare il proprio percorso museale,
grazie al contributo di una commissione appositamente costituita.
Il risultato è un
nuovo ordinamento della collezione permanente che comprende un totale di oltre
600 opere esposte (il 30% in più rispetto alla storica sistemazione) tra
dipinti, in larga maggioranza, e sculture; il percorso, a differenza di quello
precedente, si sviluppa su un arco cronologico di cinque secoli, dall’inizio
del Quattrocento sino alla fine dell’Ottocento, toccando le principali scuole
pittoriche italiane, dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte all’Emilia
Romagna, dalla Toscana all’Umbria; non mancano sguardi alla pittura d’oltralpe,
specialmente alle Fiandre e all’Olanda.
Il nuovo
allestimento della Carrara si caratterizza come un percorso storico-artistico
ed emozionale, dai grandi nomi della pittura di tutti i tempi agli esempi della
ricchezza e vastità della raccolta, da piccoli capolavori assoluti a opere
solenni, da spazi caratterizzati da un’atmosfera più raccolta a sale più ampie
illuminate da grandi vetrate.
Contestualmente è
stata avviata un’eccezionale campagna conservativa, con interventi che hanno
interessato una parte considerevole del patrimonio. I restauri hanno coinvolto
circa 130 opere tra i più importanti capolavori di Accademia Carrara, oltre a
una serie di lavori meno conosciuti perché mai esposti prima. I numerosi
interventi di restauro, compiuti in questi anni da eccellenti laboratori
italiani, hanno interessato diversi livelli di azione su opere straordinarie
come: San Sebastiano di Raffaello (1501, Laboratorio della Soprintendenza ai
Beni Artistici e Storici di Milano), Madonna con Bambino di Andrea Mantegna
(1480, Opificio delle Pietre Dure di Firenze), Ritratto di giovane di Giovanni
Bellini (1475-78), Ritratto di gentildonna di Giovan Battista Moroni (1570),
Madonna col bambino di Carlo Crivelli (1480-83), Sant’Ambrogio battezza
Sant’Agostino di Antonio Vivarini (1435-40), oltre ad opere di Cima da
Conegliano, Pintoricchio, Altobello Melone, Giovan Battista Tiepolo.
Impegnata nella
ricerca e nella valorizzazione del proprio patrimonio sia a livello nazionale
sia internazionale, la Carrara ha inoltre messo in campo una politica
di valorizzazione delle proprie collezioni, organizzando mostre, in
collaborazione con alcune delle più prestigiose sedi museali italiane ed
estere, dall’Australia agli Stati Uniti, dall’Europa alla Russia, che hanno
coinvolto circa un milione di visitatori. Un’attività che ha permesso di
ampliare enormemente la conoscenza di Accademia Carrara a livello mondiale,
divenuta ambasciatrice del Rinascimento italiano, e non solo, dentro e
fuori i confini e di tessere relazioni e partnership preziose anche per il
futuro del museo.
Custode dei
grandi nomi della storia dell’arte compresi tra il XV e il XIX
secolo, Donatello, Pisanello, Mantegna, Giovanni
Bellini, Botticelli, Vincenzo Foppa, Bergognone,
Raffaello, Tiziano, Baschenis, Fra Galgario, Tiepolo,
Canaletto e Piccio, rappresentanti delle più importanti scuole
artistiche italiane, Accademia Carrara vanta inoltre tra i più ampi corpus
al mondo di Lorenzo Lotto e di Giovan Battista Moroni.
i numeri
23 aprile
2015: si
riapre | 1 città: Bergamo
1 fondatore: Giacomo Carrara
4 grandi donatori:
Giacomo Carrara, Guglielmo Lochis, Giovanni Morelli e Federico
Zeri
236 altri donatori, tra privati e istituzioni
1796 nasce Accademia Carrara
1.796 dipinti in collezione compresi tra il XV e il XIX secolo
più di 130 sculture comprese tra XV e il XIX secolo | 2.824 disegni antichi
777 disegni realizzati, dall’inizio del XIX al XX secolo, da allievi di Accademia Carrara
1.632 calchi | 62 tra gessi, affreschi staccati, grandi cartoni preparatori
circa 7.600 stampe antiche | 1.300 libri antichi | 976 medaglie | 221 monete
46 sigilli antichi | 320 cornici | 180 tra mobili, bronzetti, porcellane, oggetti di oreficeria
60 ventagli | 133 peltri
236 altri donatori, tra privati e istituzioni
1796 nasce Accademia Carrara
1.796 dipinti in collezione compresi tra il XV e il XIX secolo
più di 130 sculture comprese tra XV e il XIX secolo | 2.824 disegni antichi
777 disegni realizzati, dall’inizio del XIX al XX secolo, da allievi di Accademia Carrara
1.632 calchi | 62 tra gessi, affreschi staccati, grandi cartoni preparatori
circa 7.600 stampe antiche | 1.300 libri antichi | 976 medaglie | 221 monete
46 sigilli antichi | 320 cornici | 180 tra mobili, bronzetti, porcellane, oggetti di oreficeria
60 ventagli | 133 peltri
i protagonisti
Donatello, Pisanello, Antonio
Vivarini, Vincenzo Foppa, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Carlo
Crivelli, Sandro Botticelli, Bergognone, Cima da
Conegliano, Vittore Carpaccio, Raffaello, Tiziano, Evaristo
Baschenis, Fra Galgario, Tiepolo, Pittochetto,
Canaletto, Piccio, Francesco Hayez, Pellizza da Volpedo.
Tra i più ampi corpus al mondo di Lorenzo Lotto e Giovan
Battista Moroni.
la storia
L’origine si deve
a Giacomo Carrara (Bergamo 1714 - 1796) e al suo illuminato spirito di
mecenate, collezionista e profondo conoscitore del mondo delle lettere e delle
arti. La generosità del conte Carrara non fu limitata alla donazione del suo
patrimonio storico-artistico e alla creazione di una Accademia d'arte a esso
legata, ma si estese anche alla costruzione dell'edificio neoclassico che
tutt'ora è sede del museo. Alla morte, il suo lascito venne affidato a una
commissaria, sorta di fondazione ante litteram, che esercitò il proprio
mandato sino al 1958, quando il Comune di Bergamo subentrò nella
titolarità.
In oltre 200
anni di storia, il patrimonio si è arricchito grazie a più di duecento
donazioni, tra cui spiccano quelle di Guglielmo Lochis, Giovanni
Morelli e, nel 1998, di Federico Zeri, confermandosi come luogo
d'elezione del collezionismo italiano. Ad arricchire la raccolta il nucleo di Accademia
di Belle Arti con gessi, cartoni preparatori e dipinti che, insieme agli
altri capolavori, hanno contribuito alla crescita culturale e artistica di Accademia
Carrara.
La collezione
conta oggi circa 1.796 dipinti, 3.000 disegni, 130 sculture e
più di 1.300 libri antichi, a questi si aggiungono bassorilievi,
bronzetti, sigilli, monete, cornici, stampe antiche, mobili e oggetti preziosi,
ventagli, peltri e manufatti di arti decorative. Completano la raccolta fondi
grafici, spesso riuniti in volumi, opere di Mantegna, Dürer, Callot,
Piranesi e Canaletto, oltre alla serie di medaglie dal 1400, che
comprendono quelle realizzate da Pisanello, al 1800.
Molti i
protagonisti della storia dell'arte all’interno di Accademia Carrara: Donatello,
Pisanello, Antonio Vivarini, Vincenzo Foppa,
Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Carlo Crivelli, Sandro
Botticelli, Bergognone, Cima da Conegliano, Vittore
Carpaccio, Raffaello, Tiziano, Evaristo Baschenis,
Fra Galgario, Tiepolo, Pitocchetto, Canaletto,
Piccio, Francesco Hayez, Pellizza da Volpedo, oltre a dipinti
di Lorenzo Lotto e Giovan Battista Moroni, di cui la città di
Bergamo custodisce i più importanti corpus al mondo.
in breve
Accademia
Carrara fu
istituita a Bergamo, nel 1796, per volontà di Giacomo Carrara, come
complesso unico di Scuola di Pittura e Pinacoteca, in cui confluì la
sua straordinaria raccolta di dipinti. Nel corso di oltre duecento anni si è
arricchita grazie a lasciti di grandi conoscitori come Guglielmo Lochis,
Giovanni Morelli e Federico Zeri. Memoria e simbolo del collezionismo italiano,
Accademia Carrara custodisce capolavori assoluti della storia dell’arte,
testimonianze di cinque secoli con Donatello, Pisanello, Foppa,
Mantegna, Giovanni Bellini, Botticelli, Bergognone,
Raffaello, Tiziano, Baschenis, Fra Galgario,
Tiepolo, Canaletto e Piccio. Tra le eccellenze, Accademia
Carrara vanta tra i più importanti corpus al mondo di opere di Lorenzo
Lotto e Giovan Battista Moroni.
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