Cinema: Il primo film documentario su Tabucchi

Il primo film documentario su Tabucchi al cinema Beltrade di Milano

"Se di tutto resta un poco. Sulle tracce di Antonio Tabucchi" sul grande
schermo a sei anni dalla morte del grande scrittore

Il film sarà presentato in tv, in prima assoluta, su *laF* – *tv di
Feltrinelli* (*Sky 139*), *mercoledì 25 aprile *alle *ore 21.10.*

Il film documentario, che si avvale della voce narrante dell'attore *Giorgio
Colangeli*, è un *viaggio nella vita dello scrittore toscano e nelle sue
opere*, attraverso i luoghi della sua esistenza, divisa fra Italia e
Portogallo e attraverso il racconto intimo e commosso di chi lo ha amato - *la
moglie Maria José* e *il figlio Michele* - conosciuto e apprezzato, come
gli amici e i colleghi, fra cui gli scrittori *Paolo Di Paolo* e *Maurizio
Bettini*, il critico letterario *Paolo Mauri* e l'attore *Massimo Popolizio*
.

*A 6 anni dalla sua morte*, avvenuta il 25 marzo 2012 nella sua amata
Lisbona, il documentario, attraverso una ricerca letteraria e umana, rende
omaggio alla figura di Tabucchi, scrittore *tradotto in oltre 18 lingue* e
autore di capolavori come *Notturno indiano *e *Sostiene Pereira*,
traduttore per l'Italia di molte opere di Fernando Pessoa, docente
universitario a Siena, Genova, Bologna e *intellettuale fra i più attivi e
brillanti della nostra epoca.*

"*Raccontare Tabucchi* – afferma il regista *Diego Perucci *- *significa
perdersi in un viaggio ai quattro angoli del mondo, fra i luoghi della
letteratura, nelle soleggiate strade bianche di Lisbona e nelle sue ampie
piazze con il sole che dardeggia, nelle eleganti vie della Roma umbertina o
della Parigi dei bouquiniste del lungosenna, per i vicoli stretti e
tortuosi di Siena o di Firenze, o per i vecchi caruggi di Genova pieni di
salsedine. Per raccontare un personaggio di questo calibro avremmo potuto
percorrere migliaia di chilometri in tutto il mondo. Abbiamo scelto un
percorso, un filo rosso che dalla provincia di Pisa, a Vecchiano, ci ha
portato fino al Fondo Tabucchi della Biblioteca Nazionale di Parigi, dove
sono custoditi gli appunti, gli autografi e alcuni oggetti personali a lui
appartenuti, donati poco più di un anno fa dalla vedova all'istituto
parigino, o fino alla Cappella degli scrittori portoghesi, nel Cemiterio
dos Prazeres di Lisbona, dove Tabucchi riposa accanto ad un taccuino e a
una penna, perché gli scrittori - come diceva lui - non possono andarsene
in giro senza avere la possibilità di prendere appunti in ogni momento".*
























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