“INTERRUZIONI”

di Gianna Coletti e Camilla Ghedini
Regia Renzo Alessandri
Immagine che contiene natura
            Descrizione generata con affidabilità elevata
APPRODA PER LA PRIMA VOLTA A TEATRO IL TEMA DEL TESTAMENTO BIOLOGICO E DEL FINE VITA

DEBUTTA IN PRIMA ASSOLUTA A MILANO A ‘TEATRO LINGUAGGICREATIVI’ IL PROSSIMO 16 NOVEMBRE (CON REPLICA SABATO 17 E DOMENICA 18),INTERRUZIONI”, IL PRIMO SPETTACOLO CHE TRATTA DI TESTAMENTO BIOLOGICO DALL’APPROVAZIONE IN ITALIA DELLA LEGGE SULLE DAT (DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO). UNA PRODUZIONE “SPERICOLATA QUINTA” IN COLLABORAZIONE CON “ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI”

UN’ATTRICE PER TRE PERSONAGGI. UN TESTO TRATTO DAL LIBRO OMONIMO DELLA GIORNALISTA E SCRITTRICE CAMILLA GHEDINI. PROTAGONISTA IN SCENA GIANNA COLETTI

LO SPETTACOLO RUOTA ATTORNO ALL’INCOMUNICABILITÀ TRA UNA FIGLIA MALATA, PACIFICATA CON CIÒ CHE IL DESTINO LE HA RISERVATO, E UNA MADRE E UNA MADRE CHE PARE NON COMPRENDERE LA REALTÀ. LA TERZA VOCE È QUELLA DI UNA DOTTORESSA, CHE SI RIVOLGE ESCLUSIVAMENTE AL PUBBLICO TOCCANDO TEMI COME IL TESTAMENTO BIOLOGICO, L’ACCANIMENTO TERAPEUTICO E LE TANTE BATTAGLIE PER DECIDERE DELLA PROPRIA VITA SINO ALL’ULTIMO RESPIRO


«Perché dirtelo, mamma?
Non abbiamo più il tempo per scusarci, perdonarci, ripartire.
Ti lascerei un peso enorme»
 Tra una Madre, una Figlia e una Dottoressa, il tempo scandisce le interruzioni di rapporti, di amori, di vita. Tre personaggi per un’unica attrice in scena per uno spettacolo che ruota attorno alla malattia della Figlia, pacificata con ciò che il destino le ha riservato, una Madre temperamentosa, dall’animo agitato che vive di illusioni e rimpianti, di speranze e segreti, assetata d’ amore, e infine una Dottoressa che mantiene il ritmo, il distacco dalle vicende personali di Madre e Figlia e si rivolge esclusivamente al pubblico toccando temi come il Testamento Biologico, l’accanimento terapeutico, le tante battaglie sostenute per poter decidere della nostra vita sino all’ultimo respiro.

“Interruzioni”, ispirato al terzo racconto dell'omonimo libro della giornalista ferrarese Camilla Ghedini (Giraldi editore, nuova ristampa novembre 2018 con la prefazione di Mina Welby) è in assoluto il primo spettacolo che tratta il tema del Testamento Biologico dall'approvazione in Italia della legge sulle DAT (Disposizioni anticipate di trattamento), lo scorso anno a gennaio. Il debutto in prima assoluta è fissato a Milano, ai Linguaggicreativi, il prossimo 16 novembre. In scena l’attrice Gianna Coletti (produzione Spericolata Quinta, regia Renzo Alessandri), che ripercorre una cifra a lei cara, che unisce profondità e ironia.

A patrocinarlo è l'Associazione Luca Coscioni, protagonista in questi anni di tante battaglie per arrivare ad una legge sul fine vita. È il suo leader più noto, Marco Cappato, a spiegarne la motivazione: «Se il Parlamento ha approvato la legge sul biotestamento è anche grazie a storie di persone che hanno deciso di rendere pubbliche le loro scelte, come Piergiorgio Welby e Dj Fabo, incarnando il motto di Luca Coscioni, 'dal corpo dei malati al cuore della politica'. Sono grato all’opera di Camilla Ghedini interpretata da Gianna Coletti perché il teatro è spesso uno specchio della vita, e può contribuire a diffondere la cultura del Diritto e dei diritti in attesa di una legge che consenta anche l’eutanasia».

Nel testo, scritto dalla stessa Coletti e Ghedini, tutto ruota attorno a tre figure, tutte incarnate in scena da Gianna Coletti: una giovane donna pacificata con la malattia che il destino le ha riservato; una madre assetata d'amore che vive di illusioni e rimpianti; una dottoressa che facendosi portavoce dei tanti dubbi sul tema, rivolgendosi esclusivamente al pubblico, spiega che il testamento biologico non è solo un atto con cui porre fine alla vita rinunciando all'accanimento terapeutico ma anche uno strumento con cui si può scegliere invece di vivere più a lungo.

Sullo sfondo c'è l'incomunicabilità senza rimedio; il tempo e la mancata condivisione; la famiglia, nucleo imperfetto in cui si annidano inconfessabili segreti; le cliniche svizzere, tra suggestione e realtà; la Chiesa, che pur non a favore del biotestamento si è espressa contro l'accanimento terapeutico; la fede, che nell'intimo può convivere con un atteggiamento laico di fronte all'esistenza. Ci sono la Costituzione e il Vangelo. Interpretando i tre differenti personaggi, intervallati dalle suggestioni del sax di Jonathan Norani, Gianna Coletti tratta con delicatezza temi ostici. E il dirsi addio si trasforma in grazia e perdono.

                                                                                                         
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Gianna Coletti,
Attrice, cantante, debutta giovanissima allo Sferisterio di Macerata cantando un'operina di Gino Negri “Modì”, sulla vita di Amedeo Modigliani. In teatro ha collaborato con Pietro Garinei del Sistina di Roma, Andrèe Ruth Shammah del Franco Parenti di Milano, Marco Bernardi del Teatro Stabile di Bolzano, Dario D'Ambrosi, fondatore del Teatro Patologico, Carlo Mazzacurati, Giancarlo Sepe, Gino Landi e molti altri.  E' la protagonista del film “Tra cinque minuti in scena” di Laura Chiossone. Uscito nelle sale italiane nel 2013 e vincitore di premi importanti tra cui il CICAE al Festival di ANNECY  2012, premio F.I.C.E. come miglior film indipendente 2013, vincitore del Miff di Mosca bel 2015. Il suo ultimo spettacolo teatrale “Mamma a carico – mia figlia ha novant’anni”, tratto dall'omonimo libro edito da Einaudi nel 2015 da lei scritto, è stato il  vincitore dell’Earthink Festival di Torino 2017.


Camilla Ghedini, giornalista professionista e consulente della comunicazione, opera nel campo dell'informazione integrata per enti e istituzioni, occupandosi in particolare di politica ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche, per cultura e società ed economia (Qn, Econerre, Noi Donne). Tiene docenze per la formazione dell'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia Romagna. Organizza, modera e relaziona ad eventi e dibattiti di interesse collettivo. È autrice di diversi saggi di storia e libri in cui ha affrontato macro temi sociali: dal precariato al tradimento. L'ultimo, INTERRUZIONI (2016, Giraldi Editore) - di cui a inizio novembre uscirà una seconda edizione - è dedicato alla non maternità e ha avuto un ottimo riscontro di critica. Nel maggio 2012, all’indomani del terremoto che piegò l’Emilia Romagna, lanciò via tweet l’appello #libripertendopoli. Risposero pressoché tutte le case editrici e gruppi italiani, da RCS Media Group a Condé Nast, da Feltrinelli a Il Mulino, oltre che Università, Biblioteche, Associazioni e privati. Furono raccolti ben 21mila 346 libri, poi distribuiti a tendopoli, parrocchie, scuole. Dell'iniziativa si occuparono anche i media nazionali. Nel 2017, le è stato assegnato nella sua città, Ferrara, un Premio dalla Camera di Commercio per avere unito, nella sua attività, il legame tra cultura ed economia e per la perenne sensibilità verso i temi sociali. Biografia, libri e info sul sito www.ufficiostampacomunicazione.com   

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