Emozioni in scatti Prorogata fino al 6 gennaio la mostra di Salvatore Valente A Palazzo Rodio Ostuni
Grande successo di critica e di pubblico.
Sarà prorogata fino al 6 gennaio la mostra allestita a Palazzo Rodio a Ostuni
dal fotografo internazionale Salvatore Valente. Vista la grande affluenza di
visitatori e per permettere ancora ad altre comitive, che si sono prenotate, di
emozionarsi davanti agli splendidi scatti del maestro, la mostra durerà fino al
6 gennaio prossimo.
Gli scatti del grande fotografo che ha
ricevuto tantissimi premi internazionali
e che fa parte dei 18 fotografi nazionali che compongono la Nazionale
italiana, sono dedicati ai volti e alle tradizioni del Tibet, in particolare
agli abitanti della regione del Kham, le cui tradizioni sono ancora del tutto
incontaminate.
I volti e i paesaggi si alternano in un gioco
di luci e contrasti in cui l’autore della fotografia gioca con la luce e la sua
sublime tecnica fotografica, di cui ha la piena padronanza.
“La mia passione per la fotografia”, racconta
Salvatore Valente, “nasce sin da piccolo. Sin da quando avevo 12 anni, amavo
fotografare oggetti, cromatismi, paesaggi. Mia madre non mi capiva, ma poi mi
ha incoraggiato e sostenuto”.
La sua storia è come la metafora del Gabbiano
Jonathan Livingston, scritta da Richard Bach. Infatti il maestro Valente si è
ben presto staccato dal branco per librarsi sempre più in alto. Come il gabbiano
Jonathan, a vote, si è anche bruciato le ali, ma superando se stesso, è stato
in grado di raggiungere vette sempre più elevate per amore del racconto
fotografico. Le sue foto sono emozioni in scatti.
“Amo il viaggio e la fotografia”, dice
Valente. “Per scattare queste foto ho scalato montagne fino a 3mila, 4mila
metri di altezza. Sono rimasto molto colpito dalla grande religiosità di questo
popolo, una religiosità che si esprime non solo nei templi, ma anche e soprattutto
nella vita quotidiana. In Tibet ogni famiglia ha almeno un figlio o due in
monastero. E ciascun monastero arriva ad essere grande anche quanto un
villaggio, composto da casette di legno intorno a un tempio”.
“Il Tibet appartiene per metà all’India e per
metà alla Cina. Nella parte cinese, il progresso avanza e sta distruggendo
interi monasteri. Non c’è libertà di movimento. Infatti noi fotografi dovevamo
comunicare alle autorità i nostri spostamenti e scegliere tra gli alberghi che
ci venivano indicati dalle autorità stesse. Una volta, abbiamo incontrato un
fotografo del National Geographic che ci ha consigliato di andare in un
monastero per fotografare i riti di iniziazione dei giovani monaci. Era fuori
dal nostro percorso! Le guide non volevano accompagnarci. Poi le abbiamo
convinte e ci siamo trovati davanti ad uno spettacolo straordinario!”
Palazzo Rodio si conferma ancora una volta al
centro della vita culturale di Ostuni. Con i suoi quattro ampi appartamenti, è
una dimora di chàrme, aperta all’ospitalità di eventi e di viaggiatori, che
amano la bellezza in tutte le sue declinazioni.
Mentre al piano terra si svolge la mostra
fotografica, gli appartamenti del piano nobile sono abitati da turisti,
soprattutto stranieri, arrivati per trascorrere le festività natalizie nella
città bianca.
Palazzo
Rodio
Largo
Bianchieri 43
Ostuni (BR)
ITALY
Tel. +39
338 7062685 - +39 349 91627019
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