“UN MONDO ‘DENTRO’” DI ELIANA GAGLIARDONI - FOTOGRAFIA: A MILANO MONACHE DI CLAUSURA E DETENUTE PROTAGONISTE
FOTOGRAFIA: A MILANO MONACHE DI
CLAUSURA E DETENUTE PROTAGONISTE
DELLA MOSTRA “UN MONDO ‘DENTRO’” DI ELIANA GAGLIARDONI
L’esposizione si terrà dal 9 al 19
gennaio nella Basilica di Sant’Ambrogio. Il ricavato della vendita degli scatti
sarà devoluto in favore dei detenuti bisognosi del carcere di San Vittore
Milano, 8 gennaio 2020
– Un viaggio
fotografico per documentare due mondi apparentemente lontani fra loro, ma per
tanti aspetti invece molto simili e complementari: quello delle monache di
clausura e quello delle detenute.
Il tutto senza alcuna morbosa curiosità e
senza pregiudizi, ma anzi con grande sensibilità e attenzione. Monasteri e
carceri sono dunque il focus della mostra “Un
mondo ‘dentro’ – Clausura e carcere”, a cura di Eliana Gagliardoni, che
sarà inaugurata domani, giovedì 9 gennaio, alle ore 13.00,
nella Sala dell’Antico Oratorio della Passione della Basilica di Sant’Ambrogio,
a Milano.
Per la realizzazione di questo progetto, che ha richiesto
oltre quattro mesi di lavoro, Eliana Gagliardoni ha fotografato le monache di
clausura di tre monasteri - due dell’ordine delle Benedettine e uno dell’ordine
delle Carmelitane -, per la precisione il Monastero di San Benedetto di Via Bellotti,
a Milano, la comunità monastica delle Benedettine dell’abbazia di Viboldone,
frazione di San Giuliano Milanese, e il Monastero di Santa Maria del Monte
Carmelo di Concenedo, in provincia di Lecco.
Pochissimi fotografi hanno avuto
il permesso di entrare in un monastero per fotografare la clausura e, in questo
senso, Eliana Gagliardoni è stata forse l’unica ad aver ottenuto questo
privilegio grazie alla speciale concessione fattale dal Vicario Episcopale
della Diocesi di Milano. Dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte del
Ministero di Grazia e Giustizia di Roma, la Gagliardoni è entrata infine anche
nel carcere di Bollate, all’interno del quale ha ritratto donne detenute.
Dall’accostamento inedito tra queste due realtà nasce quindi
l’idea di dar vita a “Un mondo ‘dentro’”.
“Al di là di alte mura e finestre con
sbarre che lo sguardo non può oltrepassare – spiega Eliana Gagliardoni - esistono vite, realtà nascoste. Sono vite
che incuriosiscono, talvolta insospettiscono o generano opinioni
pregiudizievoli. Quante persone, come me, si sono chieste quale sia il senso di
una vita da recluse? Monache di clausura e donne detenute: l’accostamento
potrebbe sembrare una forzatura, ma la possibilità di una ‘crescita interiore’,
sebbene parta e progredisca in contesti diversissimi e contrapposti, si rivela
una grande occasione per entrambe. Si tratta di due mondi apparentemente
distinti e lontani, ma invisibilmente connessi da un potente strumento: la
Preghiera. Le monache di clausura pregano, non solo per sé stesse, ma anche per
chi chiede un aiuto e, in tal senso, pregano soprattutto per chi vive un regime
detentivo, mantenendo spesso relazioni epistolari con uomini e donne recluse”.
A Eliana Gagliardoni è stata concessa l’opportunità di
conoscere tutte queste donne, di varcare le porte dei loro ‟mondi” e di
condividere per qualche ora la loro esperienza. Attraverso questo progetto,
reso possibile grazie al prezioso contributo, al supporto e alla collaborazione
della Caritas Ambrosiana e di Don Marco Recalcati, cappellano del carcere
milanese di San Vittore, la fotografa ha potuto conoscere persone di grande
levatura spirituale e persone che hanno sbagliato e stanno consapevolmente
pagando per i propri errori. “Le une e le
altre – conclude - mi hanno accolto
con gentilezza, benevolenza e amicizia e a tutte loro, indistintamente, riservo
la mia gratitudine”.
Per tutta la durata della mostra fotografica saranno in
vendita sia le opere esposte sia dei cofanetti contenenti le fotografie più
significative, intervallate da veline trasparenti con frasi di alto valore spirituale
scritte dalle monache di clausura, che hanno partecipato e dato il loro
personalissimo contributo alla realizzazione del progetto. Non manca un
risvolto solidale. Al termine dell’esposizione, infatti, il ricavato di tale
vendita verrà interamente devoluto a Don Marco Recalcati in favore di detenuti della
casa circondariale di San Vittore particolarmente bisognosi e delle loro
famiglie che, a causa della reclusione del proprio congiunto, versano in
condizioni di grave disagio e difficoltà.
La mostra fotografica “Un
mondo ‘dentro’” sarà visitabile fino al 19 gennaio dal lunedì al sabato,
dalle ore 13.00 alle 19.00, e la domenica, dalle 10.00 alle 20.00. L’ingresso è
libero.
Eliana (Lilly) Gagliardoni è nata a Milano, ma si sente
cittadina del mondo. La sua curiosità, infatti, la porta a visitare gran parte
del globo e a conoscere in ogni Paese luoghi e persone che la arricchiscono
interiormente. Fotografa autodidatta, a ispirarla per i suoi lavori è sempre e
solo la sua grande passione che, unita al suo innato talento, le consente di
immortalare immagini di grande impatto emotivo come quelle con cui, tre anni
fa, ha realizzato la sua prima grande mostra fotografica dal titolo “CuorinVolo”. Grazie ad essa Eliana ha
documentato in modo realistico e, al tempo stesso, poetico l’operato di tanti
volontari a beneficio di una moltitudine di esseri umani in condizioni di
disagio, malattia e solitudine. Autrice di calendari per associazioni come
“Alfabeti”, formata da volontari che insegnano l’italiano a persone extra
comunitarie, o come “Fondazione Manuli”, che si occupa di anziani malati di
Alzheimer, ora Eliana torna al suo pubblico con un’altra mostra altrettanto
particolare e suggestiva. Un viaggio fotografico, dal titolo emblematico “Un mondo ‘dentro’”, volto a documentare
due mondi, ovvero due condizioni esistenziali di privazione di libertà: quello
delle donne monache di clausura e quello delle donne detenute.
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