Orchestra I Pomeriggi Musicali - 70ª STAGIONE SINFONICA - 29 e 31 gennaio 2015

Teatro Dal Verme  Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano
 70ª STAGIONE SINFONICA
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALIDirettore Artistico,M° Maurizio Salerno 
Stagione 2014-2015 
Giovedì 29 gennaio, ore 21.00
Sabato 31 gennaio, ore 17.00
Prove generali - Giovedì 29 gennaio, ore 10.00

Direttore e Pianoforte: Alexander Lonquich
Orchestra I Pomeriggi Musicali 
Mendelssohn, Le Ebridi, op.26
Beethoven, Concerto per pianoforte e orchestra n.1, op.15
Beethoven, Concerto per pianoforte e orchestra n.2, op.19

Protagonista del decimo concerto nella stagione dell'Orchestra I Pomeriggi Musicali sarà la star del pianoforte Alexander Lonquich, impegnato nella duplice veste di direttore e solista nel dare anima, sulle note di Mendelssohn e Beethoven, a un emozionante dialogo tra il suo virtuosismo e l'eleganza espressa dall'orchestra de I Pomeriggi. Con questo concerto, si avvia inoltre un prestigioso sodalizio tra il pianista e l'Orchestra I Pomeriggi Musicali, che si rinnoverà per il concerto di chiusura della 70° Stagione sinfonica il 30 maggio 2015 e in altri due concerti nella stagione 2015/2016, e che darà vita a un "Ciclo beethoveniano" che sarà un vero e proprio evento per la città. A aprire il programma di questo primo concerto, di natura squisitamente romantica, sarà l'ouverture da concerto Le Ebridi, op. 26, di Mendelssohn, in cui il compositore amburghese traspone in musica i paesaggi delle isole Ebridi che tanto lo avevano colpito. La natura, tema centrale della 70° Stagione sinfonica de I Pomeriggi Musicali, torna potente e in viva raffigurazione in quest'opera, restituendosi come meraviglioso affresco sinfonico. Si apre poi maestosamente la parte dedicata al genio di Bonn: il Concerto n.1 per pianoforte e orchestra, op.15, di Beethoven, nel susseguirsi dei tre movimenti, dà spazio alla scorrevolezza pianistica e all'eleganza dello strumentale aprendo la strada a un discorso fluido e gradevole, in un continuo scambio tra solista e orchestra. Di seguito il Concerto n.2 per pianoforte e orchestra, op.19 – in realtà primo a essere scritto in ordine di tempo; considerato fra i migliori componimenti scritti per pianoforte dal "Generale dei musicisti", in esso i temi principali, perfettamente distribuiti tra esposizione orchestrale e riesposizione solistica, pur filtrando una forte influenza mozartiana, fanno percepire l'enorme portata innovativa della scrittura di Beethoven.






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