8 MARZO: LA RINASCITA DI AMATRICE SI TINGE DI ROSA CON LA COLLETTIVA “DA ZERO”. LA VITA DOPO IL TERREMOTO NELLE FOTO DI 13 ADOLESCENTI

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  “Riscatti”  DA ZERO
Con un’offerta per gli scatti in mostra si potrà contribuire alla ricostruzione del centro giovanile del
borgo laziale distrutto dal sisma del 2016.
8 MARZO: LA RINASCITA DI AMATRICE SI TINGE DI ROSA CON LA
COLLETTIVA “DA ZERO”. LA VITA DOPO IL TERREMOTO NELLE FOTO
DI 13 ADOLESCENTI.
Dal 9 al 18 marzo il PAC ospita la quarta edizione della mostra di fotografia sociale ideata dalla Onlus “Riscatti” e promossa dal Comune di Milano con il supporto di Tod’s.
Milano, 8 marzo 2018 - La rinascita di Amatrice si tinge di rosa.
 Vanessa e Flaminia Bakaj, Manuela Bonanni, Martina  Capone, Victoria Conti, Elisa Etrusco, Silvia Guerrini, Livia Micozzi, Maria Grazia Morante, Serena Natalucci,Giorgia Paoletti e Tatiana Spurio sono le 12 adolescenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni che, attraverso i loro
scatti, contribuiranno a raccogliere i fondi necessari per la ricostruzione del loro centro di aggregazione giovanile distrutto dal terremoto dell’agosto 2016. A loro si aggiunge Roberto Spurio, fratello di Tatiana, l’unico ragazzo ad aver partecipato al progetto.
Non è un caso quindi che proprio nella “Giornata internazionale della donna” sia inaugurata la mostra di fotografia sociale organizzata per il quarto anno consecutivo al PAC Padiglione di Arte Contemporanea di via Palestro da RISCATTI Onlus - l’associazione di volontariato milanese che dal 2014 realizza progetti di riscatto sociale attraverso la fotografia – e promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s. Non senza un risvolto charity.
Le istantanee in esposizione, infatti, saranno messe in offerta e parte del ricavato sarà utilizzato per allestire il centro giovanile del borgo laziale distrutto dal terribile sisma di due anni fa.
Perché ripartire si può, anche… “DA ZERO”. 
Questo il nome emblematico scelto da RISCATTI per il suo quarto progetto, realizzato in collaborazione con il Comune di Amatrice, grazie al contributo della Philip and Irene Toll
Gage Foundation, una fondazione privata americana con sede ad Atlanta. Dopo “Fotografi senza fissa dimora”, che n nel 2015 ha trasformato gli homeless in fotografi, “Milano Melting Pot”, dedicata nel 2016 al tema dell’immigrazione, e “La ricerca della felicità”, che ha raccolto lo scorso anno i toccanti scatti dei ragazzi del Progetto Giovani della Pediatria dell’Istituto Nazionale dei Tumori, RISCATTI ha deciso quest’anno di sostenere i terremotati: per la precisione i ragazzi di Amatrice che hanno perso la casa, gli affetti e anche il Centro Giovani, un punto di aggregazione dove trovarsi dopo la scuola, raso al suolo dal sisma. Sono stati proprio i ragazzi a scegliere la destinazione dei fondi che
verranno raccolti attraverso la vendita delle loro fotografie: RISCATTI Onlus allestirà insieme a loro il nuovo centro giovanile in collaborazione con i Comuni di Bellaria Igea Marina (RN) e Coriano (RN), che doneranno la struttura prefabbricata per contenerlo.
 Il nuovo Centro Giovani, della superficie di circa 80 metri quadrati, sorgerà all’interno 
del parco Don Minozzi, area verde oggetto di una completa riqualificazione, e sarà realizzato secondo i moderni criteri antisismici, oltre ad essere dotato di pannelli solari per un’alimentazione ecosostenibile.
“RI-SCATTI, Da Zero”, a cura di Alessia Glaviano, in programma dal 9 al 18 marzo prossimi nelle sale del PAC di Milano, è il titolo della collettiva che raggruppa più di 160 scatti di 13 studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di Amatrice. La selezione ha interessato tutti gli alunni, ma alla fine hanno risposto solo donne, per la precisione 12, con l’aggiunta dell’inseparabile fratello di Tatiana, Roberto. Tutti sono stati impegnati per due mesi, nell’autunno scorso, in un workshop di fotografia in collaborazione con WJ - Witness Journal, a cura dei fotografi Amedeo Novelli e Stefano Corso, con Rina Ciampolillo, Pippo Mariani, Danilo Garcia Di Meo, Sfefano Chiovini e con il
coordinamento della ex giornalista del TG1 Federica Balestrieri, fondatrice di RISCATTI Onlus, coadiuvata dai volontari dell’associazione. Fotoreporter della loro stessa vita, i ragazzi raccontano senza filtri, attraverso immagini, ma anche poesie, canzoni e hashtag, che cosa significa vivere in una realtà post-sismica: dalla quotidianità della scuola
prefabbricata alla vita nei SAE (Soluzioni Abitative d’Emergenza), nei container o nelle roulotte, passando per il tempo libero e gli affetti che sono sopravvissuti. Fotografie e pensieri raccolti da Alessia Glaviano in un allestimento fresco che stempera l’angoscia del dramma con il quale, poco più che bambini, si sono trovati a fare i conti.
Gli scatti dei ragazzi di Amatrice sono passati al vaglio di una giuria di esperti composta da Diego Sileo (curatore del PAC Padiglione d’Arte Contemporanea), Nicola Maggio (fondatore di ISM Associati), Ilaria Barbotti (Presidente di Igersitalia), Giulio Di Meo (Presidente di WJ - Witness Journal e fotoreporter) e Marisa Zanatta (photo editor di  Vanity Fair) che, in occasione dell’inaugurazione, hanno decretato il miglior fotoreportage.
All’unanimità la vittoria è andata a Elisa Etrusco, che ha presentato una serie di fotografie che raccontano bene non solo la distruzione del territorio di Amatrice, ma anche altri importanti aspetti della quotidianità “post sisma”.
“Alle immagini delle macerie del centro storico, con i particolari strazianti dei ricordi che affiorano dai cumuli di detriti che una volta erano case, si contrappongono - ha evidenziato la giuria - altre immagini che raccontano tante piccole storie di resistenza e ricostruzione, testimoniando bene la grande forza e la volontà di una popolazione che non ha nessuna intenzione di gettare la spugna e che vuole solo poter tornare alla ‘normalità’ prima possibile”.
Elisa e gli altri 12 fotografi in erba hanno presenziato al vernissage inaugurale, in trasferta da Amatrice a Milano grazie all’ospitalità di RISCATTI in collaborazione con NTV, che ha organizzato il trasporto in treno Italo a una tariffa simbolica, e con l’Ostello Bello, dove i ragazzi alloggiano. Il vincitore del concorso è stato quindi premiato con una macchina fotografica reflex. A immortalare questo momento, così come gli altri più significativi della presentazione alla stampa e del vernissage inaugurale della mostra, sono stati gli aspiranti fotografi della “Scuola di Fotografia per
senza fissa dimora” che RISCATTI ha inaugurato a gennaio

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