“Sei mia”: Una riflessione sulla maschilità e la violenza contro le donne
“Sei
mia”
Una
riflessione sulla maschilità e la violenza contro le donne
Serata culturale e civile al Piccolo Teatro – Teatro Studio Melato di Milano
Serata culturale e civile al Piccolo Teatro – Teatro Studio Melato di Milano
Venerdì
23 marzo 2018, ore 20.30
“Sei mia” è il titolo della
serata culturale e civile che si terrà il 23
marzo alle ore 20,30 al Piccolo Teatro di Milano - Teatro Studio Melato (via Rivoli, 6) per proporre
una riflessione sul tema della violenza maschile contro le donne.
«Al cuore dell’iniziativa – spiegano gli ideatori Marco Manzoni di Studio Oikos e Carmen
Leccardi dell’Università Milano-Bicocca – vi è l’intento di proporre un’analisi
di quella parte della maschilità contemporanea che sceglie la violenza come
unico linguaggio praticabile nella relazione con il mondo delle donne e con il suo
desiderio di autonomia e di soggettività».
Cosa
spinge un uomo a ricorrere alla violenza contro una donna? Perché questa
crudeltà maschile che minaccia, tortura e uccide le donne? Dove affonda le sue
radici la violenza sulle donne? E come è possibile ridurre lo squilibrio di
potere che continua ad esistere tra i generi?
A
questi e ad altri interrogativi risponderanno personalità del mondo culturale e
scientifico, come il filosofo Salvatore
Veca, la psicologa Silvia Vegetti
Finzi e lo psicoanalista Luigi Zoja,
ed esponenti di associazioni e reti che operano sul campo, con la finalità di
promuovere non solo un maggiore livello di attenzione sul fenomeno della
violenza maschile, ma anche per favorire, insieme a un approfondimento
culturale, lo sviluppo di nuove forme di intervento.
Un
volto contemporaneo della violenza distruttiva di cui è capace il maschio è
rappresentato dal fenomeno del "femminicidio": l'omicidio - spesso
causato da figure maschili parentali o sentimentali - di donne in quanto donne.
Donne che hanno deciso di rifiutare forme di sopraffazione o relazioni amorose
non più desiderate. La non accettazione dell’uomo dell’abbandono da parte di
una donna ha spesso un epilogo tragico nel pensiero-atto “sei mia, e quindi ti
tolgo la vita”, coinvolgendo spesso anche i figli della coppia.
Il
numero di omicidi perpetrati, le loro recenti e sempre più efferate forme, la
trasversalità culturale e professionale degli uomini coinvolti, sono solo
alcuni elementi inequivocabili di una gravità sociale senza precedenti che impediscono la crescita di nuovi livelli di libertà
dell'essere umano, uomo, donna o bambino che sia.
Da
qui l’idea di dar vita a una serata che raccolga la voce ampia e qualificata
della società civile e culturale di Milano intorno a questo fenomeno inaccettabile.
IL
PROGRAMMA
Dopo
i saluti di Sergio Escobar,
direttore del Piccolo Teatro di Milano, e di Daria Colombo, delegata del Sindaco per
le Pari Opportunità di Genere, aprirà la serata l’intervento del filosofo Salvatore Veca, che condurrà il
pubblico in una riflessione su come le diverse forme di violenza maschile sulle
donne costituiscano una risposta distruttiva alla paura della perdita di
relazioni – reali o immaginarie – e alla condanna dell’uomo alla solitudine. È
un dominio, quello dell’uomo sulla donna, che viene paradossalmente esercitato con più forza ai tempi della
fragilità e dell’incertezza maschile.
Secondo
la psicologa Silvia Vegetti Finzi la
violenza maschile sulle donne può essere considerata “la questione della nostra
epoca” in quanto mette in luce il lato oscuro
del rapporto
tra i sessi e, di conseguenza, l’intolleranza verso ogni forma di differenza. A partire dalle teorie dello psicoanalista Donald Winnicott, sarà indagata l’origine della violenza contro le donne, riflettendo sul ruolo della figura materna e sulla paura dell’uomo della dipendenza dalla donna.
Lo psicoanalista Luigi Zoja proporrà un itinerario analitico intorno all’identità maschile facendo ricorso alla figura mitologica del centauro, la cui unica forma di unione sessuale era lo stupro. L’uomo, possedendo minori capacità relazionali rispetto alla donna, quando è incapace di identificare soluzioni psicologiche adatte, tende a ricorrere alla violenza come risposta.
tra i sessi e, di conseguenza, l’intolleranza verso ogni forma di differenza. A partire dalle teorie dello psicoanalista Donald Winnicott, sarà indagata l’origine della violenza contro le donne, riflettendo sul ruolo della figura materna e sulla paura dell’uomo della dipendenza dalla donna.
Lo psicoanalista Luigi Zoja proporrà un itinerario analitico intorno all’identità maschile facendo ricorso alla figura mitologica del centauro, la cui unica forma di unione sessuale era lo stupro. L’uomo, possedendo minori capacità relazionali rispetto alla donna, quando è incapace di identificare soluzioni psicologiche adatte, tende a ricorrere alla violenza come risposta.
La sociologa Carmen Leccardi si soffermerà
sulle dinamiche contemporanee dei rapporti di potere tra i generi, con
particolare attenzione ai processi che hanno investito le maschilità mettendone
in discussione l’egemonia sociale. Di fronte alle situazioni di crisi che in
questo scenario si delineano, e per ridare fiato ad un ordine di genere ormai obsoleto,
la violenza maschile può allora diventare lo strumento estremo per bloccare la parola
delle donne.
Ai
contributi dei relatori e delle relatrici, Marco
Manzoni aggiungerà un ulteriore elemento di riflessione, sottolineando come
il senso di precarietà che caratterizza il mondo contemporaneo e i suoi valori concorra
a fare esplodere l’aspetto della prevaricazione. Lo si può constatare, oltre
che nella violenza di genere, anche negli abusi sui minori, nella violenza
mediatica ed economico-finanziaria, nella distruzione delle risorse naturali e
nelle diverse forme di terrorismo. In tal senso la violenza maschile sulle
donne si inscrive in un contesto più ampio, che mette oggi in gioco la democrazia
e le sorti del pianeta.
Rappresentanti
di gruppi, organismi e associazioni come Claudia Biondi di Caritas Ambrosiana, Stefano
Ciccone di Maschile Plurale, Manuela Ulivi della Casa di Accoglienza delle Donne
Maltrattate insieme a un’attivista della rete Non Una Di Meno porteranno
sul palco testimonianze dirette del loro impegno quotidiano contro la violenza maschile
sulle donne.
Le
analisi e le testimonianze saranno intercalate da letture di brani teatrali sul
tema a cura del Piccolo Teatro di Milano, tratti dalle opere Simposio di Platone, La bisbetica domata di William
Shakespeare e Il barone rampante di
Italo Calvino, con Lucia Marinsalta
e David Meden, e la drammaturgia di Paola Ornati.
L’evento è organizzato con il patrocinio del Comune di Milano e con l’adesione di istituzioni culturali e scientifiche della città quali Piccolo Teatro, Casa della Cultura, Centro di ricerca interuniversitario Culture di Genere, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università Milano-Bicocca, Fondazione Badaracco, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori; con organismi pastorali come Caritas Ambrosiana e associazioni quali Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano, Donne in quota, Maschile Plurale oltre alla rete Non Una Di Meno.
Ideazione e organizzazione:
Marco Manzoni, Studio Oikos e Carmen Leccardi, Università Milano-Bicocca
Marco Manzoni, Studio Oikos e Carmen Leccardi, Università Milano-Bicocca
Ingresso gratuito con prenotazione
online sul sito www.piccoloteatro.org/IT/seimia
Info: comunicazione@piccoloteatromilano.it
Il materiale iconografico è disponibile al seguente link: http://bit.ly/2BUXgiL
Ufficio stampa Simona Marotta 388.3647498 – simonamarotta7@gmail.com
Info: comunicazione@piccoloteatromilano.it
Il materiale iconografico è disponibile al seguente link: http://bit.ly/2BUXgiL
Ufficio stampa Simona Marotta 388.3647498 – simonamarotta7@gmail.com
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